Volodymyr Zelensky è atterrato nel Regno Unito poche ore fa, all’alba di un vertice che potrebbe rivelarsi storico. Domani alle 14 si riuniranno quindici leader europei, compreso il premier Giorgia Meloni, al fine di discutere le strategie per il cessate il fuoco in Ucraina e la possibile risposta europea ai dazi di Donald Trump. Il presidente ucraino sarà parte integrante del vertice e oggi stesso, in netto anticipo rispetto agli altri capi di Stato e di governo, avrà l’opportunità di avere un incontro privato con il primo ministro inglese Keir Starmer.
Lo scontro avvenuto ieri con Donald Trump, infatti, ha messo in difficoltà l’Unione europea, preoccupata delle conseguenze che questo potrebbe provocare. Il nuovo ruolo centrale di Starmer, che potrebbe divenire il ponte tra il Vecchio e il Nuovo Continente, visto l’incontro fruttuoso avuto lo scorso giovedì con Trump, potrebbe quindi rivelarsi fondamentale nel concitato quadro che si è delineato ieri. “Il primo ministro e il presidente Zelensky si incontreranno a Downing Street questo pomeriggio“, ha quindi dichiarato un funzionario britannico, mettendo a tacere le voci che erano scaturite dall’atterraggio di un aereo ucraino in uno degli aeroporti di Londra.
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Intanto, il leader di Kiev ha deciso di commentare nuovamente l’incontro avuto con il suo omologo americano, sottolineando che “a dispetto del dialogo duro, gli Usa rimangono un partner strategico dell’Ucraina“. Un tentativo, forse, di acquietare la situazione, vista la situazione incandescente che si è trovato a vivere ieri. Un segnale in questa direzione anche la volontà di ringraziare gli Stati Uniti e Trump dell’aiuto finora garantito, sottolineando al tempo stesso la necessità di essere “onesti e diretti per capire i nostri obiettivi condivisi“.
Al vertice di Londra anche Zelensky
Il vertice di domani avrà inizio nel primo pomeriggio, mentre in mattinata il primo ministro inglese concederà vertici individuali ai leader che giungeranno nel Regno Uniti. Tra questi anche Giorgia Meloni, che alle 11 incontrerà Starmer a Downing Street. Al tavolo parteciperanno i leader di Francia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania, Turchia, oltre al segretario generale della Nato, Mark Rutte, al presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, al presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa, e al leader ucraino Volodymyr Zelensky.
L’obiettivo del vertice è quello di discutere del proseguimento dell’azione europea sull’Ucraina e ribadire l’incrollabile sostegno dell’Europa continentale per una “pace giusta e duratura, che garantisca la futura sovranità e la sicurezza dell’Ucraina“. Inoltre, il summit si baserà sugli stessi temi che sono stati affrontati due settimane fa a Parigi, durante il tavolo informale indetto da Emmanuel Macron, e servirà come punto di partenza per il Consiglio straordinario dell’Ue previsto per il prossimo 6 marzo.
Da quanto si apprende poi, il vertice sarà necessario per “rafforzare la posizione dell’Ucraina“, anche in considerazione delle durissime parole che il presidente Usa, Donald Trump, ha rivolto a Zelensky e per discutere dell’impegno militare degli Stati europei e delle pressioni economiche da mettere in atto nei confronti della Russia. Un incontro a tutto tondo, che si prefigge di difendere le richieste dell’Ue e i suoi bisogni, a fronte di un’esclusione totale dai primi negoziati in vista di un’eventuale accordo di pace.
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