Spagna, Sánchez in battuta d’arresto al voto amministrativo

Red
2 Min di lettura

Centrosinistra battuto a Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia. Rimonta della destra al voto

Una giornata dura per il centrosinistra in Spagna. Al voto amministrativo, il premier spagnolo Pedro Sánchez e gli alleati di sinistra hanno avuto una battuta d’arresto non da poco.

Il voto amministrativo

A Madrid, il Partito Popolare (Pp) e Vox hanno ottenuto la maggioranza a Valencia e Siviglia, due grandi comuni controllati nell’ultima legislatura da formazioni progressiste. A Barcellona, invece, la sindaca di sinistra uscente Ada Colau viene sconfitta da Xavier Trias, già primo cittadino della città tra il 2011 e il 2015 e candidato degli indipendentisti di Junts per Catalunya.

Nel frattempo, lo scrutinio provvisorio avviato nella tarda serata di domenica indica che il centrosinistra potrebbe perdere anche il controllo di alcune delle 12 comunità autonome in cui si sono si sono tenute in giornata elezioni regionali: la sconfitta più sanguinosa per Sánchez e i suoi potrebbe arrivare nella Comunità Valenciana, dove Pp e Vox sono in vantaggio.

Centrosinistra in crisi: cosa accade ora

L’anticipazione è stata poi confermata dai risultati ufficiali: un colpo non da poco in particolare per le aspirazioni delle formazioni del governo nazionale (Partito Socialista e Unidas Podemos) di mantenersi al potere a Madrid anche nella prossima legislatura. Proprio dalla capitale arrivano altre notizie negative per i progressisti, con la popolare Isabel Díaz Ayuso vicina a ottenere un terzo mandato come governatrice, questa volta forse anche con una maggioranza assoluta. Altre sconfitte per il centrosinistra potrebbero arrivare nelle regioni dell’Aragona, Baleari e La Rioja.

Il doppio appuntamento con le urne di questo 28 maggio è stato largamente annunciato alla vigilia come un test cruciale per i partiti in lizza. I socialisti di Sánchez e i suoi alleati di sinistra hanno affrontato il giudizio degli elettori sulla propria risposta politica in molti territori a tutte le emergenze scoppiate negli ultimi quattro anni, dalla pandemia di Covid alla recente crisi inflazionistica legata alla guerra in Ucraina.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo