In Spagna almeno 72 morti e numerosi dispersi per il maltempo: le piogge preoccupano Barcellona

I soccorritori starebbero ancora cercando numerosi dispersi, per cui si ipotizza che il numero delle vittime possa aumentare; nella Regione di Valencia è prevista per oggi un'allerta rossa a causa delle piogge incessanti

Redazione
5 Min di lettura

Sono almeno 72 i morti registrati in Spagna, nelle Regioni Valencia e Castilla La Mancha, provocati da un’intensa ondata di maltempo che ha invaso il Paese. Le piogge torrenziali avrebbero provocato l’esondazione di diversi fiumi e torrenti, che hanno trasformato le strade del territorio in vere e proprie trappole mortali. Si ipotizza che il numero delle vittime, in cui sarebbero presenti anche quattro bambini, possa essere ben più alto. Sarebbero infatti presenti numerosi dispersi, causati dall’improvviso peggioramento delle condizioni climatiche. Il primo ministro Pedro Sanchez ha dichiarato che “l’emergenza maltempo non è ancora finita“, lasciando intendere che nelle prossime ore la situazione potrebbe peggiorare nuovamente. La perturbazione, ora, sarebbe diretta verso la città di Barcellona.

Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, ha dichiarato che al momento sarebbe “materialmente impossibilequantificare il numero preciso dei decessi. Le autorità spagnole hanno creato un numero di emergenza affinché le famiglie possano comunicare la scomparsa dei loro cari. Al momento sembrerebbe che siano presenti almeno altri sei dispersi nella città di Letur, nell’area di Albacete e uno a Valencia, ma anche il numero dei dispersi non sembrerebbe essere certo.

Progetto senza titolo 2024 10 30T101010.004
Le devastanti immagini dalla Spagna

Le immagini che provengono dalla Spagna sono inquietanti. Interi quartieri nelle Regioni di Valencia e dell’Andalusia sono totalmente sommersi dalle acque. Migliaia di persone hanno perso le loro abitazioni a causa della potenza dell’acqua e intere parti del territorio risulterebbero inagibili. In poche ore il bilancio delle vittime provocate dal maltempo è peggiorato drasticamente. All’alba di oggi le autorità spagnole avevano individuato solo 13 vittime e per il momento non è chiaro se il numero attuale sia destinato ad aumentare. Secondo quanto dichiarato dalla Farnesina non vi sarebbero italiani coinvolti.

Il monarca spagnolo, re Felipe VI, si è detto “devastato” dalle terribili conseguenze delle esondazioni in Spagna ed ha assicurato che sono state attivate “tutte le misure necessarie” e che verrà garantito “sostegno ai famigliari delle vittime“. Il re ha poi espresso “le nostre più sincere condoglianza alle famiglie e ai cari degli oltre 50 morti“.

Spagna, le operazioni di soccorso

Le precipitazioni che hanno colpito la Spagna nelle ultime 48 ore sono le più abbondanti registrate nel Paese dall’11 settembre 1966. Una vera e propria bomba d’acqua che ha preso alla sprovvista i cittadini e i turisti, che si sono trovati a far fronte ad un fenomeno climatico estremo. Il municipio di Valencia ha annunciato che oggi tutte le scuole rimarranno chiuse, così come i giardini pubblici, e che tutti gli eventi sportivi saranno cancellati, affinché la salute e la sicurezza di cittadini venga salvaguardata.

Spagna, almeno 13 morti per il maltempo a Valencia
Le devastanti immagini dalla Spagna

Il governo di Valencia ha assicurato di aver attivato sin da ieri sera la procedura per Vittime Multiple. Intanto, proseguono le ricerche dei dispersi. I servizi di emergenza sono stati immediatamente attivati ed hanno dovuto intervenire per porre in salvo numerose persone, rimaste intrappolate nelle loro auto o nelle loro abitazioni. Diverse strade, inoltre, sono state interrotte a causa delle inondazioni ma non è chiaro se vi siano persone isolate nel Paese.

La situazione nell’Est della Spagna è al momento catastrofica. Sembrerebbe che i soccorritori stiano usando i gommoni per recuperare residenti intrappolati e per scandagliare le strade ancora invase dalle acque alla ricerca di vittime o superstiti. Da questa notte sembrerebbe che le ricerche non si siano mai fermate. La situazione sarebbe così tragica da aver costretto il ministro della Difesa spagnolo a dare avvio alla costruzione di obitori mobili. Il timore infatti è che una volta che le strade saranno libere dalle acque possano venire alla luce nuovi cadaveri. Per agevolare le operazioni di soccorso sono stati mobilitati circa 1000 soldati, che sono ora dispiegati nelle zone maggiormente colpite dal maltempo.

(Articolo in aggiornamento)

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo