A poche settimane dalle devastazioni provocate dalla Dana a Valencia e nelle regioni vicine, la Spagna si trova ad affrontare oggi una nuova tragedia senza precedenti. Un incendio di dimensioni considerevoli si è verificato all’interno di una Rsa di Villafranca del Ebro, alle porta di Saragozza, uccidendo 10 persone e ferendone gravemente almeno una. Si tratterebbe, secondo quanto dichiarato dalle autorità spagnole, del più grave rogo registrato nel Paese in strutture per la terza età dall’inizio di questo secolo.
Al momento gli interrogativi sulla vicenda sono numerosi. Sembrerebbe che l’incendio possa essere partito da un materasso presente in una delle stanze della struttura, come dichiarato dal sindaco della cittadina, Volga Rodriguez, ma le indagini sono ancora in corso e la reale motivazione del rogo non è stata ancora comunicata. La struttura per anziani era stata aperta nel 2008 e sembrerebbe che al momento della tragedia fossero presenti al suo interno circa 82 persone.
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Spagna, l’allarme e i soccorsi
L’incendio si sarebbe verificato intorno alle 5 del mattino, quando i soccorsi hanno ricevuto il primo allarme. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente ed hanno proceduto ad estinguere le fiamme e a portare in salvo gli anziani e i dipendenti rimasti intrappolati nella Rsa. Sul posto sono quindi giunte le squadre della Protezione civile, diverse ambulanze e servizi d’emergenza, oltre alle pattuglie della Guardia civile. Gli anziani sopravvissuti sono stati trasferiti in diversi ospedali della zona, tra cui il Royo Villanova, Miguel Servet e Clinico Universitario.
Sul luogo della tragedia si sono recati il prefetto della regione, l’assessore dell’Interno al governo aragonese, Roberto Bermudez de Castro, e il responsabile dell’Istituto aragonese per la gestione dei servizi sociali, Angel Val, come riportato dall’agenzia Efe. Sulla questione è intervenuto anche il primo ministro Pedro Sanchez, che si è detto “costernato” per la tragedia avvenuta, per poi dichiarare di aver “parlato con il presidente di Aragona, Jorge Azcon, per trasferirgli tutto l’affetto o la vicinanza alle famiglie e compagni di lavoro delle vittime, ai lavoratori del centro“.
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