Le massime cariche spagnole si sono recate oggi nei luoghi più colpiti della Spagna dalle alluvioni dei giorni scorsi, venendo però contestati dalla folla esasperata. Arrivati a Paiporta, uno dei paesi della regione valenciana in ginocchio, il premier Pedro Sanchez, il Re Felipe VI con la moglie Letizia e il presidente della regione Carlos Mazon, sono stati colpiti dal fango e definiti “assassini” e “figli di putt*na”, per non aver gestito l’emergenza nel migliore dei modi. Al momento le vittime dell’alluvione sono 217: 210 a Valencia, tre in Castilla-La Mancha e una in Andalusia.
Sembrerebbe che il premier Pedro Sanchez sia stato sfiorato sulla schiena da quello che sembrerebbe un bastone di legno. A seguito di questo evento, il premier ha deciso di lasciare Paiporta, come dimostrano le immagini che lo immortalano nella sua macchina mentre va via circondato da persone che lo insultano. La visita della coppia reale a Chiva è stata invece annullata, come riporta Abc, a seguito dell’aggravarsi degli insulti e dei tentativi di attacco.
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“Voglio esprimere tutta la solidarietà e il riconoscimento dell’angoscia e della sofferenza patite dalle popolazioni” ha dichiarato Sanchez a seguito del suo allontanamento dalla folla, condannando però “qualunque tipo di violenza“. L’automobile su cui il premier è salito per lasciare Paiporta è stata infatti violentemente aggredita da alcuni residenti che hanno provocato ingenti danni.
Il primo ministro ha poi chiarito che al momento la priorità riguarda il recupero dei morti e la ricostruzione, oltre a voler evitare che una tragedia simile si verifichi nuovamente. “Nessuno ci distoglierà dal compito che è quello del governo della Spagna” ha poi aggiunto il primo ministro, rispondendo alle domande dei cronisti sulle sue possibili dimissioni.
Spagna, le popolazioni messe in ginocchio dalle alluvioni contestano i politici
I reali e il primo ministro si sono recati nelle zone alluvionate circondati da poliziotti, ma la popolazione esausta, senza gli aiuti necessari e con sempre meno speranze, si è accanita contro di loro lanciando fango e insultandoli. Per garantire la sicurezza è intervenuta la Polizia nazionale a cavallo, oltre alla Guardia Civil. ”Non ci è rimasto più nulla”, hanno urlato dalla folla. Le autorità hanno cercato di ripararsi con alcuni ombrelli.
Un gruppo di persone ha gridato in coro “dov’è Pedro Sanchez?”. Infatti il premier è il bersaglio più contestato, perché accusato di aver sottostimato l’allarme e di aver ritardato i soccorsi. Ieri ha annunciato l’invio di migliaia di militari per aiutare nei soccorsi, ma la mossa è stata giudicata tardiva. Il premier ha deciso così di interrompere la visita.
Il re ha invece voluto proseguire, cercando di parlare con i cittadini nonostante le forti proteste contro di lui. Ha proseguito con fatica, protetto da un cordone di sicurezza e cercando di mostrarsi comprensivo e di ascoltare le persone colpite. Anche la regina Letizia, che lo ha accompagnato, ha parlato con alcune donne, ma gli agenti sono dovuti intervenire e portarla via dopo che le è stato gettato fango contro. Altre persone hanno invece protestato contro il presidente della Regione per aver diramato l’allarme solo in serata, quando ormai era troppo tardi, urlando “Mazon dimettiti”.
Per una mezz’ora i reali sono rimasti tra la folla, mentre Sanchez e Mazon erano già rientrati, abbracciando e parlando con alcuni dei presenti prima di tornare in auto. Nelle immagini dei media spagnoli si vede anche un uomo rimasto ferito negli scontri con la polizia, con la testa sanguinante. Paiporta è la prima tappa della missione delle autorità sui luoghi più colpiti dalle alluvioni, mentre la seconda è Chiva.
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