Scholz a Kiev: “Russia vuole che gli ucraini congelino, non lo permetteremo”

Il cancelliere tedesco si trova a Kiev in una visita non annunciata per incontrare il presidente Zelensky e discutere del futuro del Paese. "La Germania è il più forte sostenitore di Kiev in Europa", ha sostenuto Scholz, che intanto in Patria affronta una dura crisi di governo

Redazione
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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha raggiunto Kiev in treno, cimentandosi in una visita di Stato non annunciata che ha sorpreso sia la Germania che l’Ue. Solo ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva accolto la prima delegazione della nuova Commissione europea, entrata in vigore proprio il primo dicembre. Il Presidente de Consiglio europeo, Antonio Costa, e l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, hanno infatti ribadito l’impegno e la vicinanza della comunità europea ai bisogni del Paese, allineandosi con i progetti del presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden.

La visita di Olaf Scholz seguirebbe le orme di quella avvenuta ieri. Il cancelliere ha infatti ribadito il sostegno della Germania ad una Nazione “che si difende dalla guerra di aggressione russa da oltre 1000 giorni” ed ha annunciato anche la volontà di Berlino di inviare nuovi aiuti militari all’Ucraina per un valore di 650 milioni di euro. La scelta del cancelliere si inserisce all’interno di una crisi di governo durissima in Germania, con Scholz che si appresta ad affrontare le Camere per comprendere se la sfiducia è confermata e se quindi il Paese dovrà correre verso le elezioni anticipate.

La Russia vuole che questo inverno la gente in Ucraina congeli, ma la Germania non lascerà che questo accada“, ha dichiarato il cancelliere tedesco durante la conferenza stampa condivisa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, evidenziando nuovamente le intenzioni del Paese nei confronti della guerra russo-ucraina. Il riferimento è ai massicci attacchi russi nei confronti delle infrastrutture energetiche ucraine, che hanno perso oltre il 50% della loro potenza. Nessuna apertura nei confronti di Vladimir Putin, né volontà di accettare piani di pace che non rispettino l’integrità territoriale del Paese o che lascino l’Ucraina in una situazione ben più tragica di quella che si trova ad affrontare ora.

Scholz: “Kiev continuerà suo cammino verso Ue

Olaf Scholz ha poi sfruttato la conferenza stampa per sottolineare che al momento Putin non avrebbe raggiunto nessuno degli obiettivi che si era posto nel 2022. In questo senso, infatti, “l’Ucraina non è stata piegata“, in quanto si tratta di una Nazione consolidata, unita nella lotta per la propria libertà e sovranità e contro l’oppressione e il dominio straniero.

Il cancelliere tedesco ha poi commentato il percorso intrapreso da Kiev per entrare nell’Unione europea, sostenendo che la visita di ieri di Costa e Kallas non sarebbe altro che la promessa di un percorso positivo, visti anche i “progressi impressionanti” compiuti dal Pese in condizioni estreme e difficili. “Sono convinto – ha quindi dichiarato il leader tedesco – che l’Ucraina continuerà coerentemente su questa strada. La Germania vi accompagna e vi sostiene in questo sforzo“.

Scholz: “La Germania rimarrà il più forte sostenitore di Kiev in Europa

La visita a sorpresa è stata annunciata dallo stesso cancelliere tedesco sui suoi canali social, dove ha anche deciso di annunciare i nuovi aiuti militari che Kiev riceverà dalla Germania. “Nel mio incontro con Volodymyr Zelensky annuncerò ulteriori attrezzature militari che hanno un valore di 650 milioni di euro e che verranno consegnate nel Paese nel corso del mese di dicembre“, ha fatto sapere Scholz, sottolineando come Kiev possa continuare a contare sul sostegno della Germania, che è solita portare a termine ciò che progetta o promette.

Germania, il cancelliere Olaf Scholz
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

In questo senso, quindi, Scholz avrebbe nuovamente evidenziato l’eroica battaglia portata avanti da Kiev, per poi aggiungere che proprio all’interno della resistenza all’invasione delle truppe russe, la Germania si riveleràil più forte sostenitore di Kiev in Europa“. L’obiettivo, comunque, rimane sempre quello della de-escalation, nella prospettiva di portare il conflitto russo-ucraino ad una conclusione entro la fine del 2025.

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