Russiagate, perquisiti gli uffici dell’assistente dell’eurodeputato olandese De Graaff

Guillaume Pradoura sarebbe indagato per "aver svolto un ruolo importante" nella vicenda che vede implicato il sito Voice of Europe, utilizzato per la propaganda russa in Europa. De Graaff, secondo la Procura olandese, avrebbe accettato soldi dalla piattaforma in cambio di favori

Redazione
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Lo scandalo del Russiagate nel Parlamento europeo sembra allargarsi di giorno in giorno. Questa mattina la casa e gli uffici di un dipendente dell’Europarlamento a Schaerbeek sono stati perquisiti dagli agenti su ordine della Procura Federale belga all’Europarlamento. Si tratterebbe di Guillaume Pradoura, attuale assistente dell’eurodeputato olandese populista Marcel De Graaff, sospettato di essere stato avvicinato e pagato per promuovere la propaganda russa, tramite la piattaforma Voice of Europe.

Petr Bystron
Petr Bystron, esponente Afd

Per le stesse accuse è indagato anche il numero due del partito tedesco Afd, Petr Bystron, accusato di corruzione e riciclaggio. La Procura Generale di Monaco di Baviera ha avviato un’indagine poiché si sospetta che Bystron abbia ricevuto tangenti per fare propaganda pro-Russia e anti-Ucraina. Tutti i suoi uffici, nelle province di Monaco, Erding, Dggendorf e a Maiorca, sono stati perquisiti alla ricerca di prove che possano chiarire la posizione di Bystron. Anche in questo caso l’esponente del partito tedesco è stato accusato di aver ricevuto soldi dal sito Voice of Europe.

Russiagate, le accuse contro Guillame Pradoura

Le perquisizioni effettuate sia negli uffici di Bruxelles che in quelli di Strasburgo dell’eurodeputato Guillame Pradoura riguarderebbero un presunto caso di ingerenza, corruzione e appartenenza a un’organizzazione criminale. Per la Procura Federale, “ci sono indicazioni che il dipendente del Parlamento Europeo in questione abbia svolto un ruolo importante in questa vicenda“, ovvero nella promozione della propaganda russa tramite il sito Voice of Europe.

Marcel De Graaff ha dichiarato: “Oggi ho appreso dai media che la casa e l’ufficio del mio dipendente Pradoura è stata perquisita. Ho parlato con il mio dipendente e sembrava non esserne al corrente. Le autorità non hanno contattato né me né lui. Per me tutto ciò è una completa sorpresa“. Il sovranista olandese ha poi sottolineato di non aver alcun coinvolgimento “in alcuna cosiddetta operazione di disinformazione russa“.

De Graaff ha voluto specificare che il suo lavoro come eurodeputato prevede di avere convinzioni politiche e di doverle proclamare, ma non vi sarebbero dietro alcun tipo di collusioni. Inoltre, l’esponente ha aggiunto che “il ministro De Jonge ha confermato alla Camera dei Rappresentanti che nessun deputato olandese è coinvolto nel cosiddetto Russiagate. Per quanto ne so, questa azione delle autorità sembra essere rivolta principalmente all’Afd per paura di un buon risultato elettorale“.

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