Russia, la Regione del Kursk di nuovo sotto attacco: 6 brigate di Kiev danno avvio a offensiva a sorpresa

Secondo quanto riportato da Andriy Kovalenko, capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, i russi sono piuttosto preoccupati da quanto sta accadendo "perché sono stati attaccati da più direzioni ed è stata una sorpresa per loro".

Redazione
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A sole 24 ore dalla promessa della Russia di “ritorsioni” contro Kiev per l’utilizzo dei missili statunitensi Atacms contro la Regione di Belgorod, l’Ucraina ha lanciato una nuova offensiva verso il nemico. Stavolta, la Regione presa d’assalto è quella di Kursk, la stessa in cui i soldati di Kiev avevano sconfinato lo scorso agosto. Dopo una pausa dovuta al rafforzamento delle truppe russe, anche grazie all’arrivo di soldati nord coreani, Kiev sembra pronta a proseguire la sua avanzata nel territorio gestito dal Cremlino.

Secondo quanto riportato dal sito ucraino Onliner.Ua, sembrerebbe che la controffensiva ucraina abbia avuto inizio la scorsa notte, con un’avanzata da una zona differente da quella messa in atto la scorsa estate. Le truppe di Kiev si starebbero infatti muovendo nella zona di Sudzhi, verso la cittadina di Velike Soldatske e il villaggio di Berdin. La gravità dell’azione è dovuta al fatto che i russi siano stati resi totalmente alla sprovvista dalla mossa ucraina.

Sembrerebbe che l’esercito di Volodymyr Zelensky abbia deciso di impegnare ben sei brigate nell’operazione e che queste starebbero avanzando con mezzi corazzati lungo l’autostrada 38K-004, riuscendo anche ad attaccare alcune posizioni russe nel villaggio di Pushkarne, sempre nella regione di Kursk.

Russia, cosa sappiamo dell’avanzata nel Kursk

Al momento le informazioni che giungono da Russia e Ucraina sono piuttosto frammentate. Secondo alcuni blogger-militari filo Cremlino, intorno alle 9 di questa mattina Mosca ha lanciato una contro offensiva per fermare l’avanzata delle truppe nemiche. Il ministero della Difesa russo ha invece sostenuto che le truppe di Kiev abbiano utilizzato per l’attacco due carri armati, una dozzina di veicoli blindati e un’unità di  demolizione nel nuovo assalto.

L’attacco sarebbe partito dalla citta di Sudzha, che era stata conquistata lo scorso agosto nel corso della prima offensiva nel Kursk. Sembrerebbe, almeno secondo quanto riportato da Andriy Kovalenko, capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, che i russi siano piuttosto preoccupati da quanto sta accadendo “perché sono stati attaccati da più direzioni ed è stata una sorpresa per loro“.

Le conseguenze dell’offensiva

Il nuovo attacco nella Regione del Kursk arriva in un momento piuttosto delicato per il conflitto. A quasi tre anni dall’inizio della guerra, l’economia russa inizia a risentire degli enormi sforzi portati avanti per tenere in piedi l’industria bellica e per continuare ad avere risorse sufficienti per tenere sotto scacco Kiev, mentre quella ucraina continua a basarsi prevalentemente sugli aiuti che giungono da Usa e Ue.

Tra pochi giorni, però, il presidente Donald Trump entrerà ufficialmente nella Casa Bianca e questo piccolo evento potrebbe scatenare una serie di conseguenze catastrofiche per il conflitto. Convinto che la guerra tra Mosca e Kiev debba concludersi al più presto, il tycoon starebbe valutando la possibilità dichiudere i rubinettia Kiev, di fatto strozzando il conflitto e costringendo l’Ucraina alla resa. Il peso del sostegno a Zelensky, infatti, rimarrebbe sulle spalle dell’Ue, che non possiede però gli stessi fondi e le stesse armi degli Usa.

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