Missili Usa colpiscono Belgorod: la Russia annuncia ritorsioni contro Kiev

Zelensky, intanto, ricorda agli alleati Ue l'importanza di continuare a sostenere la flotta aerea ucraina, messa a dura prova dalle possibilità ben più imponenti di Mosca

Redazione
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A poche settimane dal terzo anniversario della guerra tra Russia e Ucraina, le stragi e le devastazioni continuano ad essere la normalità sul territorio ucraino. Allo stesso modo, però, lo sono i continui tentativi di Kiev di indebolire il suo avversario. I primi giorni del 2025 sono stati dunque carichi di tensione, con il 2024 che si è concluso nella consapevolezza che al momento una tregua è una possibilità piuttosto lontana, e con la volontà ucraina di proseguire gli attacchi in territorio russo.

Nella notte, dunque, diversi droni ucraini hanno preso d’assalto alcune città della Russia, costringendo il Cremlino a chiudere momentaneamente uno degli scali aerei di San Pietroburgo, a causa dei pericoli per i passeggeri e i cittadini. La situazione si è però aggravata, quando la Russia ha intercettato nel suo spazio aereo otto missili americani Atacms, lanciati dall’Ucraina.

I mezzi della difesa aerea hanno abbattuto otto missili tattici operativi dell’Atacms di fabbricazione americana e 72 droni“, ha infatti dichiarato l’esercito russo, precisando che questo attacco ha colpito la regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina. In ogni caso, il tentativo ucraino di sfruttare armi Usa per colpire il territorio russo ha infuriato il Cremlino, che si è già detto pronto ad una brutale risposta. La Difesa di Mosca ha infatti già fatto sapere che questo a questo attacco seguiranno delle “ritorsioni” di ancora non chiara entità.

Russia, i droni di Kiev nella zona di San Pietroburgo

Un certo timore è stato poi scatenato dall’attacco ucraino sui territori vicini a San Pietroburgo. Diversi droni sono entrati nello spazio aereo russo, costringendo il Cremlino ad impedire la partenza e l’atterraggio dei voli nell’aeroporto di Pulkovo. La decisione è stata presa per salvaguardare la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori, a causa della presenza dei droni nei cieli attraversati dai velivoli.

Il governatore della regione di Leningrado, Alexandr Drozdenko, ha confermato la distruzione di due droni nella zona nelle ultime ore ed ha anche chiarito che l’operazione non ha provocato nessun ferito.

Le richieste dell’Ucraina

A poche ore dalle minacce di Kiev, il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, è tornato a parlare dei bisogni economici e bellici del suo Paese, in vista dell’incontro che il prossimo giovedì si terrà in Germania. “La Russia ha utilizzato più di 300 droni suicidi e circa 20 missili, compresi quelli balistici, contro le città ucraine dall’inizio del 2025“, ha ricordato il leader di Kiev, sottolineando poi i continui attacchi che quotidianamente si verificano nella sua Nazione.

Il potere russo, quindi, non sembra affievolirsi e proprio per questo, Zelensky evidenzia le necessità del suo Paese. “Questa situazione richiede che noi e tutti i nostri partner continuiamo a rafforzare il nostro scudo aereo e tutti i suoi elementi sistemici, dai Patriot ai gruppi  di fuoco mobili“, ha infatti dichiarato il presidente, pronto a pretendere il più possibile prima del tanto temuto insediamento di Donald Trump.

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