Russia e Corea del Nord: l’asse della paura e la pressione sugli Usa

L'incontro che rimarrà negli annali: la Russia, rappresentata dal presidente Vladimir Putin ha trovato un accordo con la Corea del Nord di Kim Jong-un

Giulia Fuselli
3 Min di lettura

L’incontro che rimarrà negli annali: la Russia, rappresentata dal presidente Vladimir Putin ha trovato un accordo con la Corea del Nord di Kim Jong-un. Un asse strategico, da paura, come lo possiamo definire.

Il vertice tra i due Paesi è avvenuto in Russia con l’arrivo del Maresciallo da Pyongyang. Il Cremlino verrà aiutato nell’ambito militare e in cambio, la Corea del Nord riceverà sostegno per diventare una delle potenze spaziali più imponenti al mondo. Una pressione non di poco conto per gli Usa che segna il modello: il nemico del mio nemico è mio amico.

Russia e Corea del Nord: quali sono i patti

Nella sacra lotta contro l’imperialismo e che questo vertice sarà un trampolino per innalzare i rapporti tra i nostri Paesi” ha affermato Kim Jong-un. I due brindano al nuovo accordo che fa riferimento “all’operazione speciale della valorosa Armata Russa in Ucraina, offrendo pieno sostegno“.

Il leader nordcoreano si dice molto soddisfatto, così come Putin che dichiara: “È per questo che siamo venuti qui, visto che il leader nordcoreano è molto interessato alla tecnologia missilistica“. Di fatto, Putin aiuterà nella crescita spaziale la Nord Corea attraverso nuove tecnologie a sua disposizione. Come riferisce il Corriere della Sera: “La tecnologia dei lanci spaziali peraltro è molto simile a quella dei missili balistici intercontinentali. I tecnici nordcoreani quest’anno hanno fallito miseramente, per due volte, la messa in orbita del loro primo satellite da osservazione (spia) e quindi, l’aiuto dei nuovi soci russi sarebbe molto utile“. Nessun documento è stato firmato, ma le dichiarazioni svelano un interesse reciproco che soddisfa entrambi i Paesi.

Russia e Corea del Nord: la pressione per gli Usa

L’intelligence americana ne era certa: l’incontro sarebbe avvenuto con l’intento di un mutuo-aiuto che avrebbe potuto gravare sugli Stati Uniti. Secondo il Corriere: “Putin si è lanciato nell’avventura ucraina e ora è stretto dalle sanzioni occidentali: ha bisogno di un altro paria super-sanzionato dalla comunità internazionale. Ecco perché ha invitato Kim nel cosmodromo di Vostochny per il suo primo viaggio all’estero da quattro anni“.

Sul fronte nordcoreano, la strategia è meno chiara ma comunque plausibile. Kim Jong-un vuole aumentare la sua potenza, facendosi temere dagli altri Stati. Un asse strategico che non lascia scampo alle immaginazioni se non agli interrogativi: quale sarà il prossimo passo?


© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo