I servizi di intelligence russi potrebbero aver scoperto due agenti britannici impegnati in attività di spionaggio a Mosca. O almeno questo è quanto riferito dall’Fsb, i servizi segreti russi, che hanno annunciato l’espulsione di due diplomatici del Regno Unito, proprio con queste accuse. Al momento non è chiaro quali siano le prove nelle mani degli agenti russi, ma sembrerebbe che il Cremlino sia preoccupato per la sicurezza del Paese, che sarebbe minacciata proprio dalle azioni messe in atto da questi funzionari.
Secondo quanto riportano i media russi, i due diplomatici britannici coinvolti nell’esplusione sono Alkesh Odedra, 34 anni, e Michael Skinner, 32 anni, marito del primo segretario del dipartimento politico dell’ambasciata, Tabasum Rashid. Una fonte citata da un’agenzia russa avrebbe sostenuto che queste due figure sarebbero giunte a Mosca e avrebbero “intenzionalmente fornito false informazioni“, per poi dare inizio ad una “attività di intelligence e sovversiva che minaccia la sicurezza della Federazione russa“. I due avranno due settimane di tempo per lasciare il Paese.
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Il Regno Unito condanna la Russia
L’espulsione dei diplomatici britannici, però, non è stata ovviamente ben accolta dal Regno Unito che ha definito le accuse mosse da Mosca come “calunniose e infondate”, in difesa dei propri funzionari. Ma, come puntualizzato dal Foreign Office, “non è la prima volta che la Russia muove accuse malevoli e infondate contro il nostro personale“.
Infatti, si tratta dell’ennesimo capitolo in cui Russia e Gran Bretagna divengono protagonisti di espulsioni e ritorsioni incrociate sullo sfondo dell’escalation delle tensioni bilaterali. Solo a febbraio scorso, infatti, il governo di Keir Starmer aveva annunciato la revoca dell’accredito e l’espulsione di un diplomatico russo presente a Londra in risposta a una misura uguale e contraria adottata da Mosca a novembre contro un diplomatico britannico accusato di essere “una spia non dichiarata“.
Un ulteriore episodio verificatosi la settimana scorsa e ricordato dai media inglese, vedeva protagonisti i componenti di una presunta cellula formata da cittadini bulgari e operante nel Regno Unito e in altri Paesi europei, condannati da un Tribunale britannico perché conducevano azioni di spionaggio in favore di Mosca.
Russia, il precedente del Novembre 2024
Ma non solo, perché già nel novembre 2024, Mosca aveva adottato un provvedimento senza precedenti, con l’obiettivo di revocare l’accreditamento di sei dipendenti del dipartimento politico della missione diplomatica britannica che, sempre secondo L’Fsb, erano impegnati in attività di intelligence e sovversive.
Nello specifico, la Russia era convinta che il Regno Unito avesse creato una specifica struttura per coordinare politiche sovversive, dal nome “Direzione per l’Europa orientale e l’Asia centrale del Foreign Office britannico” che, dopo l’invasione russa in Ucraina, sarebbe diventata un servizio speciale con il compito principale di incontrare “agenti stranieri di Ong impegnati a fare pressioni per gli interessi dei migranti“. Nello stesso mese, poi, Mosca accusò anche il secondo segretario del dipartimento dell’ambasciata britannica, Wilkes Edward Prior, di aver condotto attività di intelligence e sovversive contro la Russia.
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