Il giornalista Usa Gershkovich tornerà oggi a casa: l’annuncio di Fox News

Il giornalista statunitense Evan Gershkovich del Wall Street Journal, accusato dalla Russia di spionaggio, sarà riportato negli Stati Uniti oggi, grazie a uno scambio di prigionieri

Redazione
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Fox News, citando informazioni ottenute dal Wall Street Journal, annuncia che il giornalista statunitense del WSJ Evan Gershkovich tornerà negli Stati Uniti oggi 1 agosto. Questo è stato possibile grazie a uno scambio di prigionieri. Il giornalista era prigioniero in Russia perché accusato di spionaggio e condannato a 16 anni in una prigione di massima sicurezza. Ancora non sono disponibili ulteriori informazioni.

Russia, la condanna

Il giovane giornalista statunitense del Wall Street Journal Evan Gershkovich era stato arrestato in Russia 15 mesi fa con l’accusa di spionaggio e per questo era stato condannato a 16 anni da scontare in una colonia penale di massima sicurezza. Tante persone però consideravano l’accusa di spionaggio infondata e inventata da Mosca.

Russia, Evan Gershkovich
Russia, Evan Gershkovich

Russia, il Wsj contro il processo farsa

Lo stesso Wall Street Journal l’aveva definita un’imputazione “fabbricata” e il processo come una “farsa“. Infatti questo era stato molto veloce: un’udienza il 26 giugno, un’altra giovedì 18 luglio e un’altra ancora il 20 luglio. I russi ritenevano che il giornalista statunitense fosse responsabile di aver raccolto “informazioni segrete” sulla fabbrica di carri armati Uralvagonzavod sotto “istruzione della Cia”. Ma il Cremlino non aveva presentato nessuna prova di questa accusa e il processo si era svolto a porte chiuse, in segreto. Proprio in un momento in cui in Russia la libertà di stampa è censurata e il dissenso represso.

Ovviamente c’è chi pensava che dietro la sua condanna ci fossero le tensioni tra Usa e Russia, infatti in questi anni diversi cittadini statunitensi sono stati arrestati per accuse ritenute di origine politica o dei pretesti di Mosca per utilizzarli come pedine di scambio. Infatti lo stesso leader russo, Vladimir Putin, aveva dichiarato di poter lasciare libero il giornalista in cambio di Vadim Krasikov, un presunto ex agente dell’intelligence russa che si trovava in carcere in Germania per aver ucciso un ex comandante dei separatisti ceceni.

“È stato preso di mira dal governo russo perché è un giornalista e un americano. Stiamo spingendo molto per il rilascio di Evan e continueremo a farlo” aveva dichiarato il presidente statunitense Joe Biden in una nota. “Non c’è dubbio che la Russia stia detenendo Evan ingiustamente, il giornalismo non è un crimine. Fin dal primo giorno della mia amministrazione, non ho avuto altra priorità che quella di chiedere il rilascio e il ritorno in sicurezza. Non smetteremo di impegnarci per riportarlo a casa. Jill e io pensiamo a Evan e la sua famiglia nelle nostre preghiere”

Il portavoce russo Dmitri Peskov aveva dichiarato di nnon potersi sbilanciarsi perché “le accuse di spionaggio sono una questione molto delicata, non possiamo fare ulteriori commenti, il processo è in corso”.

Russia, Evan Gershkovich e altri casi simili

Il giornalista Evan Gershkovich ha 32 anni e è figlio di immigrati fuggiti dall’Urss verso gli Stati Uniti. Nel 2017 si è trasferito in Russia. È stato arrestato a marzo 2023 mentre faceva un reportage negli Urali e ha passato gli ultimi 15 mesi nel carcere Lefortovo di Mosca, in una cella molto piccola. Comunicava con la famiglia solo attraverso le lettere lette e censurate dai russi.

Oltre a Gershkovich la Russia ha altri prigionieri americani, tra cui la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, arrestata nel 2023 per una violazione della legge sugli agenti stranieri, e l’ex marine Paul Whelan, che sta scontando 16 anni in carcere per spionaggio. Un’altra cittadina russo-americana Ksenia Karelina è sotto processo dal 20 giugno per alto tradimento, accusata di aver dato soldi a un gruppo che sostiene l’Ucraina.

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