Regno Unito, Re Carlo sottoposto a cure omeopatiche e olistiche

Secondo quanto riportato dai media inglesi, a seguito della diagnosi di tumore Re Carlo starebbe affiancando alle terapie convenzionali la medicina complementare su consiglio del medico reale Michael Dixon.

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Durante il recente intervento ospedaliero del Re è emersa un’altra questione di preoccupazione. Successivi esami diagnostici hanno individuato una forma di cancro”. Così la Casa Reale Britannica ha annunciato, in un comunicato stampa rilasciato pochi giorni fa, la “malattia” di Re Carlo III scoperta a seguito di un intervento alla prostata programmato. La Casa Reale ha rassicurato comunque i sudditi rivelando l’inizio tempestivo delle cure terapeutiche.

Le cure alternative e la controversa figura di Dixon

Oltre alle speculazioni sulle reali condizioni di salute del sovrano – alimentate dal silenzio che ruota intorno ad essa e dall’inaspettato viaggio di Harry nel regno Unito – la diagnosi di tumore ha anche sollevato, tra i media, numerosi dubbi intorno alla figura dell’esperto in cure alternative Michael Dixon.

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Michael Dixon

Conosciuto per essere il promotore dell’omeopatia e dell’olistica, era stato assunto lo scorso dicembre a Buckingham Palace per occuparsi della salute dell’intera famiglia reale. A volerlo fortemente a palazzo era stato lo stesso Carlo, anch’egli estimatore della medicina complementare. Basti ricordare che nel 1987 aveva inaugurato la Hale Clinic specializzata in cure alternative, il suo appoggio alla terapia Gerson, le sue dichiarazioni sulla natura benefica della medicina complementare e sull’importanza di liberarsi da un approccio medico troppo convenzionale. Inoltre, è cosa nota che il sovrano faccia uso quotidiano di erbe e spezie per “curare” raffreddori, influenze e migliorare il proprio sistema immunitario.

Già però sin dall’inizio della sua carica come medico reale i media avevano avanzato perplessità sulla sua professionalità. Il Sunday Times aveva riferito, ad esempio, delle discrepanze tra ciò che egli dichiarava e i fatti reali. Nel suo curriculum Dixon affermava infatti di aver lavorato per diversi anni in alcune importanti università, tra cui Exter e L’University College di Londra, ma ciò non risulta agli atti. Successivamente furono anche messe in dubbio le sue valutazioni sulle figure dei santoni e dei guaritori.

Nonostante ciò è comunque innegabile la sua carriera nel sistema sanitario nazionale, così come i titoli e riconoscimenti da lui ottenuti nell’arco degli anni – da quello di Presidente del College of Medicine and Integrated Health a quello di ex presidente dei servizi sanitari nazionali.

Attualmente Dixon starebbe, in ogni caso, seguendo il Re nel suo percorso terapeutico proponendo l’affiancamento delle cure convenzionali a quelle complementari “purché queste siano sicure, appropriate e basate su prove di efficacia”.

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