Ucraina, Putin pronto a negoziare un cessate il fuoco con Trump

Nel mentre il Cremlino risponde alle ultime mosse dell'amministrazione uscente statunitense di Biden accusandola di "star facendo di tutto" per continuare la guerra in Ucraina

Redazione
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Secondo quanto riportato da Reuters che cita 5 attuali ed ex funzionari russi, il presidente della Russia Vladimir Putin è disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con il presidente eletto degli Usa Donald Trump. Le condizioni sono il congelamento delle linee del fronte e l’abbandono di Kiev delle ambizioni di entrare nella Nato. Si parla inoltre di una possibile apertura sulle regioni occupate. Secondo tre fonti, si potrebbe negoziare sulla precisa spartizione delle quattro regioni dell’Ucraina orientale di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, che sono parzialmente occupate dalla Russia. 

Per la Russia Biden sta facendo di tutto per continuare la guerra in Ucraina

Nei giorni scorsi il presidente attuale degli Usa Joe Biden ha dato l’ok a Kiev per utilizzare i suoi missili a lungo raggio Atacms per colpire il territorio russo, una mossa che fino a qualche tempo fa era stata esclusa a causa delle possibili ripercussioni invocate dal presidente russo. Putin infatti aveva dichiarato che nel momento in cui l’Ucraina avesse colpito il territorio russo con missili di paesi occidentali, la Russia avrebbe dichiarato guerra anche a quegli stessi paesi. E ieri è arrivato il primo attacco missilistico ucraino in Russia proprio con missili statunitensi.

Un’altra mossa di Biden che è stata rivelata nelle ultime ore è la fornitura di mine antiuomo a Kiev. A riportarlo è il Washington Post, citando alcune fonti. Questa decisione rafforzerà le difese ucraine contro l’avanzata delle truppe russe. Le mine in questione, secondo un funzionario dell’amministrazione Usa, sono quelle che si autodistruggono o perdono la carica, riducendo il pericolo per i civili. Kiev si è impegnata a non usarle in aree densamente popolate.

Queste ultime decisioni prese dal presidente statunitense uscente renderanno sicuramente le cose più difficili al suo successore, Trump, che si insedierà ufficialmente il 20 gennaio. Lui aveva in mente di terminare la guerra in poche ore, portando Zelensky e Putin al tavolo dei negoziati. Ma la crescita delle tensioni provocata dalle decisioni di Biden potrebbe complicare le cose al tycoon. Dalla Russia arriva la risposta a queste ultime mosse statunitensi, con il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, che ha affermato che l’amministrazione uscente statunitense di Biden “sta facendo di tutto” per continuare la guerra in Ucraina.

Il portavoce russo Dimitri Peskov sulla guerra in Ucraina
Il portavoce russo Dimitri Peskov

La Cina invita alla calma dopo la firma di Putin del decreto sul nucleare

In questo quadro già complicato, ieri si è diffusa la notizia che il presidente russo ha firmato un decreto per aggiornare la dottrina nucleare. Questa mossa permetterà alla Russia di usare armi nucleari come “estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese” se verrà minacciata da un attacco nucleare o con armi convenzionali. Si specifica che l’aggressione di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di un paese nucleare, sarà considerata un attacco congiunto alla Federazione Russa.

La Cina ha deciso di intervenire nella questione dopo la mossa di Putin, invitando tutte le parti al dialogo. Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel corso del briefing quotidiano, ha dichiarato: “Nelle circostanze attuali, tutte le parti dovrebbero mantenere la calma ed esercitare moderazione, lavorando insieme attraverso il dialogo e la consultazione per allentare le tensioni e ridurre i rischi strategici”.

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