Psittacosi, allarme in Europa: cos’è e quali sono i sintomi

Dopo l'allarme dengue, ora in Europa si teme per la psittacosi: un'infezione batterica che al contrario della dengue non viene trasmessa dalle zanzare ma dai fluidi corporei degli uccelli

Redazione
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme dopo la segnalazione di cinque morti in alcuni Paesi dell’Unione Europea a causa di un’infezione respiratoria chiamata psittacosi. Un fenomeno che ha innescato la necessità di un monitoraggio più attento della situazione e la diffusione di informazioni cruciali per prevenire ulteriori casi.

Paesi come Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi hanno segnalato un aumento dei casi di psittacosi nel 2023 e all’inizio del 2024, con un picco evidente nel periodo novembre-dicembre 2023. La maggior parte delle infezioni umane si è verificata in individui esposti a uccelli infetti, sia selvatici che domestici. Ciò coinvolgerebbe principalmente coloro che lavorano a contatto con uccelli da compagnia e pollame, come veterinari, proprietari di uccelli domestici e giardinieri.

Una malattia pericolosa ma facilmente curabile

L’OMS ha sottolineato che i Paesi interessati hanno avviato indagini epidemiologiche per identificare le possibili fonti di esposizione e i cluster di casi. Al momento, l’OMS valuta il rischio rappresentato da questa infezione come basso, ma continua a monitorare attentamente la situazione. Il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università Statale di Milano ha enfatizzato l’importanza della comunicazione tempestiva dei rischi per strutturare interventi preventivi. Ha sottolineato che, sebbene non ci sia motivo di allarmismo, è essenziale affrontare la situazione con responsabilità e attenzione.

Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha tentato di tranquillizzare sul fatto che la malattia non deve destare preoccupazione e che esistono antibiotici specifici per trattarla, invitando chiunque abbia contatti diretti con uccelli, specialmente pappagalli, a fare attenzione e a consultare un medico in caso di sintomi.

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti

Cos’è la psittacosi?

La psittacosi è un’infezione causata dal batterio Chlamydophila psittaci, precedentemente conosciuto come Chlamydia psittaci, comunemente associato agli uccelli, in particolare ai pappagalli, ma anche piccioni, polli e tacchini. La trasmissione della psittacosi avviene principalmente attraverso l’esposizione alle secrezioni degli uccelli infetti. Gli esseri umani possono contrarre l’infezione inalando particelle contenenti il batterio, ad esempio polvere contenente feci di uccelli infetti, oppure attraverso il contatto diretto con gli animali.

I sintomi della psittacosi negli esseri umani possono variare da lievi a gravi e possono includere febbre, brividi, mal di testa, tosse, dolori muscolari, affaticamento e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può portare a polmonite e complicazioni sistemiche. Se non trattata, la psittacosi può essere estremamente pericolosa e persino fatale. Tuttavia, la malattia può essere trattata con successo con antibiotici specifici, specialmente se diagnosticata precocemente.

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