Cresce la discussione su una possibile sostituzione di Biden e sugli eventuali successori. Secondo le regole della convention, qualsiasi decisione di rimpiazzare l’attuale candidato dovrebbe ottenere comunque il suo consenso, il che rende il processo di sostituzione non solo complesso ma anche altamente improbabile vista la ferma intenzione dell’anziano candidato di andare fino in fondo alle presidenziali.
Se si considerasse seriamente una transizione di leadership, la prima opzione logica sembrerebbe essere la vicepresidente Kamala Harris. Tuttavia, secondo analisti citati da The Hill, tale mossa potrebbe non portare significativi miglioramenti alla situazione attuale. Harris, che in un primo momento sembrava essere la spalla perfetta per un leader democratico come Biden, non è riuscita a mostrare un carisma sufficientemente accattivante da suscitare la simpatia e la fiducia della base elettorale. Pertanto, potrebbe non ricevere un consenso molto più ampio di Biden.
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Joe Biden: possibili candidati alternativi
Qualora i democratici dovessero riconoscere di aver puntato sul cavallo sbagliato, potrebbero tentare di combattere la popolarità di Donald Trump – considerato una minaccia per la democrazia americana – proponendo figure alternative come Gretchen Whitmer, la governatrice popolare del Michigan, potenzialmente affiancata da Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania. Una coppia interessante che potrebbe rappresentare una nuova strategia per conquistare gli elettori indecisi e coloro che non si sentono rappresentati né da Biden né tantomeno da Trump.
Allo stato attuale, neanche Trump se la passa tanto bene: dopo l’ennesima condanna per il pagamento in nero versato all’ex pornostar Stormy Daniels, le sue accuse di presunte congiure nei suoi confronti hanno iniziato a cedere e persino i più agguerriti sostenitori hanno iniziato a sentire puzza di bruciato. Pertanto, in un’elezione che potrebbe essere decisa da pochi voti, la scelta di Whitmer potrebbe fare effettivamente la differenza.
Candidato che vince non si cambia?
La scelta di una nuova leadership democratica non è solo una decisione politica ma anche una strategia per affrontare una delle elezioni presidenziali più divisive degli ultimi tempi. Con la polarizzazione dell’elettorato americano in crescita, la capacità del partito di presentare una figura carismatica e capace di unire l’elettorato potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
Pochi mesi fa, si era parlato anche di una possibile sostituzione di Biden con la moglie dell’ex presidente Obama, Michelle. Nonostante non ci siano mai state conferme, il suo nome potrebbe essere uno dei pochi a poter effettivamente rivaleggiare con Donald Trump, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica sotto un nome altamente rispettato.
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