Il 17 gennaio è da anni considerato la giornata mondiale della pizza, eccellenza culinaria nata in Italia secoli fa, ma anche molto amata in tutto il mondo per la sua semplicità e il sapore irresistibile. La più famosa e apprezzata è certamente la tradizionale margherita, ma dalla semplice focaccia bianca alla capricciosa passando per la controversa pizza con l’ananas, il grande numero di varianti realizzate sono capaci di andare incontro ai gusti di chiunque.
La nascita del fenomeno mondiale
Sembra che la margherita sia nata nel 1889 ad opera di uno chef napoletano, Raffaele Esposito, che per accogliere l’arrivo della Regina Margherita di Savoia in grande stile, avrebbe realizzato per lei una pizza i cui ingredienti avevano gli stessi colori della bandiera italiana: il basilico e olio d’oliva per il verde, la mozzarella per il bianco e la salsa di pomodoro per il rosso.
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Da allora, la pizza si è rapidamente trasformata in un vero e proprio fenomeno mondiale, soprattutto grazie ai migranti italiani che dal Meridione portarono la pietanza in ogni angolo del mondo. L’arrivo nelle metropoli statunitensi ha completamente rivoluzionato lo stile alimentare americano, con l’apertura di numerosissimi ristoranti dedicati che, complice la difficoltà di accedere agli ingredienti tradizionali, hanno portato alla creazione di nuove varianti a base di formaggi americani e catene di pizzerie famosissime.
Nonostante le molte falsità diffuse sull’alimento, la pizza viene considerata anche un cibo piuttosto sano, soprattutto quando condito con ingredienti semplici e genuini. L’idea diffusa che il lievito faccia gonfiare l’intestino sembra essere una fake news, dato che le alte temperature dei forni in cui viene cotta la pietanza disattivano completamente il processo di fermentazione.
D’altro canto, le varianti che solitamente troviamo in pizzeria contengono ben più dei pochi ingredienti della margherita. Infatti, sarebbero proprio i grassi e le proteine presenti nei condimenti di boscaiole, capricciose o simili ad appesantire il sistema digerente e lasciare quel forte senso di gonfiore a fine pasto.
Ma perché la pizza si festeggia proprio oggi?
Il 17 gennaio tradizionalmente si festeggia Sant’Antonio Abate, che oltre a essere il patrono degli animali domestici, lo è anche di chi pratica mestieri che abbiano a che fare con il fuoco, come pompieri, panettieri e pertanto anche i pizzaioli. Proprio per questo motivo, venne scelto il 17 gennaio come giornata mondiale della pizza, usando tale ricorrenza per promuovere l’alimento diventato simbolo della cultura italiana nel mondo.
Si pensa che la pizza sia nata intorno all’anno 990 a.C. presentando naturalmente una forma molto diversa rispetto a quella cui siamo abituati oggi, e somigliando maggiormente a una specie di focaccia bianca ricca di aglio e olio e senza pomodoro. Tale tradizione sarebbe anche piuttosto recente, nata solo nel 2017, ovvero nell’anno in cui la pizza napoletana venne riconosciuta come patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco.
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