Nonostante l’emergenza a Los Angeles ci sia ancora, i tempi stringono e entro la fine di gennaio l’Academy ha deciso che dovranno uscire i nomi delle candidature: gli Oscar si devono fare. La data in cui sarebbero dovuti uscire i nomi doveva essere il 13 gennaio, ma a causa degli incendi divampati, anche nelle zone di Hollywood, è stato tutto posticipato a domenica 19 gennaio.
Ma la situazione è ancora allarmante quindi è stato deciso di fissare la data delle nomination al 23 gennaio e l’Academy non ha intenzione di posticipare ulteriormente l’evento. Ci sono molti dissensi su questa decisione. In un periodo in cui Los Angeles sta affrontando una crisi importante, il cinema sembra avere la priorità su tutto e sembra impensabile non dare nell’immediato i nomi delle candidature.
Cerimonia Oscar: polemiche in corso
Si sta parlando a lungo, in questi giorni, di come dovrà essere fatta la cerimonia del prossimo 2 marzo. C’è chi sostiene che si possa fare in maniera telematica e veloce e chi invece ritiene che sia importante mantenere la tradizione. Grandi colossi del cinema si stanno scontrando e soprattutto alcuni membri dell’Academy ritengono esagerata questa pressione per fare la cerimonia, data la crisi in cui è la città.
Un’altra idea sarebbe quella di fare una grande raccolta benefica, in occasione degli Oscar, un mondo per unire l’utile al dilettevole. Circolano anche alcune ipotesi di conduzione. Ad esempio è stato pensato a Billy Crystal, uno degli attori che ha perso la casa nei roghi di Los Angeles.
Anche Stephen King è molto polemico su questa pressione che arriva da parte dell’Academy ed ha detto: “Sembra Nerone che suona la cetra mentre Roma brucia. O in questo caso, che indossa abiti eleganti mentre Los Angeles brucia”.
Nonostante ciò, però, la cerimonia si farà. In questi giorni, in via telematica, tutti i 100 membri dell’Academy hanno votato e il 23 gennaio saranno ufficiali i nomi che gareggeranno il prossimo 2 marzo per vincere l’importante statuetta del 2025.
