Onu, Guterres: “Il Libano non deve diventare una nuova Gaza”

Il segretario generale dell'Onu ha esortato gli Stati membri a collaborare per affrontare le sfide del presente e soprattutto per porre fine ai due conflitti in corso; la possibile escalation in Libano preoccupa sempre di più e per questo è necessario fermarla prima che vi siano nuove conseguenze

Redazione
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Il livello di impunità nel mondo è politicamente indifendibile e moralmente intollerabile” ha denunciato il segretario dell’Onu Antonio Guterres nel corso del dibattito della 79esima Assemblea generale, criticando le modalità di approccio alle due guerre in corso e ricordando a tutti i presenti l’importanza della cessazione dei due conflitti, che sembrerebbero aver superato ad oggi tutti i limiti immaginabili. Secondo il segretario generale, infatti, queste stesse impunità iniziano a minacciare le fondamenta stesse del diritto internazionale e della Carta Onu“, ponendo intere popolazioni in pericolo.

Abbiamo ancora molta strada da fare” ha avvertito Antonio Guterres, ammettendo che i primi passi nella direzione giusta sono compiuti ma ricordando che questi da soli non sono abbastanza. Oltre ai due gravissimi conflitti in corso, infatti, l’umanità deve scontrarsi con due ulteriori calamità, entrambe gravissime. Da un lato il cambiamento climatico, le cui conseguenze troppo spesso sono imputate alla natura e non alle azioni dell’uomo, dall’altro l’Intelligenza Artificiale, che minaccia di sfuggire al controllo etico e divenire un problema irrisolvibile per l’umanità stessa.

L’intelligenza artificiale cambierà praticamente tutto ciò che conosciamo, dal lavoro all’istruzione e alla comunicazione, alla cultura e alla politica” ha spiegato il segretario generale, esortando i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica ad adottare un “approccio globale alla sua gestione” perché senza di esso, l’IA potrebbe portare a gravi divisioni: “Una grande frattura con due internet, due mercati, due economie, con ogni Paese costretto a schierarsi e conseguenze enormi per tutti“.

Guterres: “Lo stato del nostro mondo è insostenibile

Il segretario dell’Onu ha sostenuto che dal suo punto di vista le sfide che in questo momento il mondo sta affrontando sonorisolvibili“. Affinché questo accada però è necessario che “i meccanismi di risoluzione dei problemi internazionali risolvano effettivamente i problemi” e questo può essere garantito attraverso la risoluzione di tre problematiche: l’impunità presente nel mondo, le disuguaglianze e l’incertezza. Questi tre fattori, infatti, indeboliscono il nostro intero mondo e sono inoltre tra loro collegabili.

Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, Israele
Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres

Quindi, la soluzione è quella della collaborazione. “Siamo in un’era di trasformazione epica, di fronte a sfide mai viste prima, che richiedono soluzioni globali” ha infatti sostenuto Guterres, sottolineando con amarezza che di fronte a questa consapevolezza continuano a sorgere e a rafforzarsi le “divisioni geopolitiche“. In questo modo, i problemi non sono risolti ma allo stesso tempo si ingigantiscono. “Il pianeta continua a riscaldarsi, le guerre infuriano senza sapere come finiranno e le posizioni nucleari e le nuove armi gettano un’ombra oscura” ha avvertito Guterres, mettendo in luce la gravissima situazione in cui imperversa il nostro mondo.

Guterres: “Necessario un cessate il fuoco immediato in Medio Oriente

Antonio Guterres ha pronunciato parole durissime nei confronti del conflitto tra Israele ed Hezbollah, che ieri in Libano ha provocato quasi 500 morti e più di 1500 feriti. Un’offensiva brutale, che ha sconvolto la popolazione libanese, provocando centinaia di perdite tra i civili. “Il popolo del Libano, il popolo di Israele e il popolo del mondo non possono permettersi che il Libano diventi un’altra Gaza” ha tuonato il segretario dell’Onu, esortando la comunità internazionale a mobilitarsi per “un cessate il fuoco immediato“.

Un obiettivo che per ora è sembrato irraggiungibile, ma che oggi più mai sembra necessario. “Siamo chiari, niente può giustificare gli abominevoli atti di terrore commessi da Hamas il 7 ottobre, o la presa di ostaggi, entrambi da me ripetutamente condannati” ha specificato Guterres, aggiungendo però che allo stesso modo non è giustificabile “la punizione collettiva del popolo palestinese“. Guterres ha quindi presentato alla platea presente all’Assemblea dell’Onu un paragone: “Nonostante tutti i suoi pericoli, la Guerra Fredda aveva delle regole. C’erano linee calde, linee rosse e guardrail. Può sembrare che oggi non le abbiamo, e non abbiamo nemmeno un mondo unipolare“.

La situazione, ad oggi, sembra meno gestibile di quella di decenni fa. Nel mondo odierno, secondo Guterres, sempre più Paesi stanno riempiendo gli spazi delle divisioni geopolitiche, facendo quello che vogliono senza alcuna responsabilità. “Gaza è un incubo permanente che minaccia di portare tutta la regione con sé” ha dichiarato il segretario, ponendo l’attenzione di tutti sulla sempre più grave situazione in Medio Oriente.

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