Norvegia, la 21enne accoltellata dall’ex racconta: “Un vigliacco, ha atteso che mi girassi per colpirmi”

La giovane è fuori pericolo di vita, ma la attende un lungo percorso di riabilitazione. Domani sarà ascoltata dalle autorità norvegesi che lavorano sul caso

Redazione
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Martina Voce sta meglio. La 21enne italiana che il 20 dicembre scorso a Oslo, in Norvegia, è stata brutalmente aggredita dal suo ex fidanzato con 25 coltellate è fuori pericolo di vita e sta iniziando il suo percorso di riabilitazione. La speranza, quindi, è quella di lasciarsi alle spalle un episodio terribile, che conferma ancora una volta quanto la violenza di genere possa nascondersi anche nei più piccoli dettagli.

Lo sottolinea anche il padre della vittima che da quel terribile giorno continua a riflettere su tutte le dichiarazioni della figlia, riguardanti quell’ex fidanzato che pian piano sembra essere sempre più insistente nei suoi confronti. “Martina a novembre scorso mi aveva riferito che l’ex era diventato ossessivo sui social“, ha raccontato l’uomo, riportando come abbia cercato di convincere sua figlia a sporgere denuncia per tutelarsi. La 21enne, però, spaventata dalla possibilità di rovinare la carriera dell’ex fidanzato, avrebbe deciso di non procedere.

In questi casi non bisogna pensare ma agire  immediatamente, bisogna trovare il coraggio di denunciare“, ha quindi dichiarato il papà di Martina Voce, per poi aggiungere: “Questo è il mio appello a tutte le donne“. La giovane, che secondo le parole dei parenti avrebbe vissuto una ripresa straordinaria, domani sarà ascoltata dalle autorità norvegesi, a cui spetta il compito di fare chiarezza su quanto accaduto.

Norvegia, Martina Voce: “Mi ha colpita mentre ero di spalle

Martina Voce è rabbiosa, mentre racconta gli attimi che hanno preceduto la terribile aggressione. “Un vigliacco, non ha avuto nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi per uccidermi. Ha atteso che mi  girassi per accoltellarmi“, ha voluto sottolineare, chiarendo quindi come ha avuto inizio l’attacco che l’ha quasi uccisa. La 21enne è riuscita a salvarsi, come raccontano i suoi parenti, per una serie di circostanze favorevoli.

Da un lato, l’intervento immediato dei suoi colleghi che hanno disarmato il suo ex fidanzato ed hanno chiamato tempestivamente i soccorsi, iniziando già loro ad aiutarla; dall’altro la vicinanza dell’ospedale con il luogo dell’incidente. Martina si trovava in un locale di Oslo, dove lavora, a soli quattro minuti di distanza dall’ospedale più vicino.

Inizialmente la davano per spacciata“, ha sostenuto il papà della vittima, ricordando poi come pian piano le sue condizioni si sono stabilizzate. Ora, preoccupa solamente una piccola infezione che si trova all’interno della bocca. Martina infatti dovrà essere anche operata anche alla lingua, a causa delle coltellate che l’hanno raggiunta al viso. “Si ricorda ogni attimo. Non era terrorizzata mentre ripercorreva quei momenti, ma provava rabbia“, ha poi sostenuto Carlo Voce, concludendo: “Mi colpiscono la forza, il coraggio, la consapevolezza  di mia figlia“. La 21enne rimarrà ad Oslo per continuare la cure. Domani sarà trasferita nel reparto maxillo-facciale, dove resterà per tre giorni. Poi inizierà la riabilitazione alle mani.

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