Netanyahu al Palazzo di Vetro: “Israele sta combattendo per la sua vita”

Redazione
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In un appassionato intervento all’Assemblea generale dell’Onu il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso la sua decisione di partecipare all’evento, nonostante la situazione di guerra che attanaglia il suo Paese. “Non avevo intenzione di venire qui quest’anno. Il mio Paese è in guerra, sta lottando per sopravvivere”, ha dichiarato Netanyahu, sottolineando il suo desiderio di difendere la verità riguardo a Israele contro le “bugie e le calunnie” udite da molti oratori su quel podio.

Durante il suo discorso, il premier ha affermato che Israele cerca la pace e che il Paese ha una lunga storia di accordi pacifici, ma è costretto a difendersi da una minaccia esistenziale, descrivendo la situazione in termini drammatici: “Abbiamo un nemico selvaggio che cerca il nostro annichilimento e noi dobbiamo difenderci”. Ha messo in evidenza la difficile posizione di Israele, che si trova a combattere su sei fronti, sostenuti dall’Iran.

La reazione dell’audience è stata mista, con alcuni applausi e diverse delegazioni che hanno lasciato l’aula in segno di protesta. Netanyahu ha anche lanciato un chiaro avvertimento all’Iran, affermando: “Se ci colpite, vi colpiremo. Non c’è un posto in Iran che non possiamo raggiungere”, rimarcando l’intenzione di Israele di impedire che Teheran ottenga armi nucleari.

In conclusione, Netanyahu ha esortato Hamas a deporre le armi, affermando che “la guerra a Gaza può finire oggi”, condizionando la pace alla resa del gruppo militante. “Se non lo farà, continueremo fino alla vittoria totale”, ha avvertito, chiudendo un intervento denso di tensione e determinazione.

Questo discorso di Netanyahu si inserisce in un contesto di crescente instabilità nella regione, portando a una riflessione sulle sfide che Israele deve affrontare e sul suo desiderio di pace in un clima di conflitto.

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