Navalny, l’appello della madre contro Putin: “Ridammi il suo corpo” e l’account X di Yulia sospeso per un’ora

Continua senza sosta la battaglia portata avanti dalla famiglia di Alexei Navalny, il dissidente russo ucciso venerdì scorso nel carcere in cui era rinchiuso in Siberia; la madre Lyudmilla si rivolge direttamente a Putin per la restituzione del corpo; il fratello Oleg tra i ricercati

Redazione
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I giorni passano e del corpo di Navalny ancora nessuna traccia. La madre del dissidente russo morto in carcere in Siberia, Lyudmilla, si è rivolta direttamente al capo del Cremlino, Vladimir Putin per chiedere la restituzione del corpo del figlio scomparso venerdì scorso.

Aleksei Navalny
Aleksei Navalny @X

Sono giorni di agonia anche per la moglie Yulia Navalnaya che ieri è apparsa sui social annunciando che continuerà il lavoro del defunto marito per il bene di Mosca e del suo Paese. Le autorità russe hanno comunicato alla famiglia di Navalny e ai suoi avvocati che il corpo del dissidente non sarà restituito per almeno due settimane per gli esami tossicologici necessari per determinare la causa della sua morte. Di fatto, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov riferisce cha Russia non ha accettato le richieste per una indagine internazionale sulla morte di Navalny, come proposto da Joseph Borrell.

Navalny: le parole della madre Lyudmilla

Luydmilla Navalny
Lyudmilla, la madre di Navalny

La battaglia mossa dai familiari continua senza sosta. In un video la madre Lyudmilla, visibilmente provata che con tono fermo, vestita di nero e con gli occhiali scuri, davanti alla colonia penale a regime speciale di Kharp afferma: “Non sono riuscita a vederlo, sono cinque giorni. Non mi restituiranno il corpo o neanche mi diranno dove si trova. Mi rivolgo a lei, Vladimir Putin. Risolvere questa questione dipende solo da lei. Lasciate che io veda mio figlio“. “Le chiedo che consegnate immediatamente il corpo di Navalny in modo che io lo possa seppellire in modo appropriato” conclude la madre.

X sospende (e poi riattiva) l’account della moglie di Navalny

Caso singolare quello accaduto poche ore fa all’account X della moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, creato dopo la morte del dissidente russo. La piattaforma social di Elon Musk ha temporaneamente sospeso l’account della vedova per poi riattivarlo dopo circa un’ora. “Sospendiamo gli account che violano le Regole di X“, si leggeva sul social quando si cercava di aprire il profilo della donna. “Abbiamo immediatamente ripristinato l’account appena ci siamo resi conto dell’errore” ha spiegato la piattaforma.

Il fratello Oleg tra i ricercati

Oleg Navalny
Oleg e Alexei Navalny

Oleg Navalny, fratello del dissidente, risulta sulla lista dei ricercati dalle autorità russe. Al momento non si conoscono le accuse mosse a suo carico ma secondo l’agenzia Tass nel 2014 Oleg e Alexei furono condannati a tre anni e mezzo di reclusione per accuse di “frode” ritenute di chiara matrice politica e in un processo bocciato dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo. A febbraio del 2022 il fratello del dissidente è stato poi condannato a un anno di reclusione con l’accusa di aver incitato a scendere in piazza contro l’arresto di suo fratello.

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