Elon Musk continua ad utilizzare i suoi canali social, specificamente quelli di sua proprietà, per mandare messaggi piuttosto duri nei confronti di altre realtà nazionali. Stavolta nel mirino dell’uomo più ricco del mondo è finita l’Ucraina di Volodymyr Zelensky, Paese devastato da tre anni di guerra con la Russia e in un momento piuttosto critico, a causa della decisione di Donald Trump di tagliare gli aiuti diretti indiretti finora forniti.
Così, mentre i soldati ucraini tentano di far fronte alle mancanze dovute all’assenza di informazioni dall’intelligence Usa e di immagini satellitari dai loro sistemi, Elon Musk riflette su quanto sia fondamentale per l’architettura ucraina l’utilizzo di Starlink, il sistema di telecomunicazione satellitare di proprietà del braccio destro di Musk. Proprio quest’ultimo, nei primi mesi di guerra, decise di dotare Kiev dei suoi sistemi, per dare al Paese una possibilità di tenere testa alle forze russe.
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Ad oggi, dopo tre anni di conflitto, Musk potrebbe aver cambiato idea sull’utilità del suo sistema satellitare a Kiev e avrebbe iniziato ad utilizzarlo come una moneta di scambio per ottenere ciò che desidera. Solo alcune settimane fa, infatti, i media Usa avevano pubblicato l’indiscrezione secondo cui Musk avrebbe valutato la possibilità di privare Kiev di Starlink nel caso in cui Zelensky avesse deciso di non firmare l’accordo sulle terre rare.
Musk: “Mi disgustano anni di massacri”
La possibilità è stata immediatamente smentita dal patron di Tesla, eppure da quel momento il pericolo che Starlink potesse essere improvvisamente eliminata dalle risorse dell’Ucraina è divenuta sempre più spaventosa. Un Tweet pubblicato oggi dal miliardario avrebbe quindi riacceso le preoccupazioni dello Stato di Volodymyr Zelensky. “Il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell’esercito ucraino. Tutta la loro prima linea crollerebbe se lo spegnessi“, ha infatti scritto il proprietario di X, ribadendo la necessità di una pace immediata che ponga fine “al tritacarne“.
“Mi disgustano anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente“, ha poi aggiunto il braccio destro di Trump, sostenendo in poche parole che ormai il conflitto russo ucraino è una guerra dall’esito certo, che prosegue solamente per provocare la morte di soldati e civili. Il miliardario, poi, ha sottolineato di ritenere che un modo per porre fine al conflitto sarebbe quello di imporre misure restrittive. “Questa è la chiave del rompicapo“, ha evidenziato, per poi ipotizzare sanzioni per i primi 10 oligarchi ucraini, “in particolare a quelli che possiedono case a Monaco“.
Polonia: “Se Starlink inaffidabile lo abbandoneremo”
Le parole di Elon Musk hanno attirato l’attenzione della Polonia, oltre che di diversi politici italiani, che ha deciso di specificare che, nel caso in cui Starlink dovesse rivelarsi un servizio “inaffidabile“, allora sarà abbandonato dall’Ucraina. Il ministro degli Esteri, Radosław Sikorski, ha preso la parola nella consapevolezza che è la stessa Polonia a pagare il costo della digitalizzazione dell’Ucraina, che copre anche il servizio satellitare di Musk.
“A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori“, ha spiegato il ministro polacco, ricordando i 50 milioni di dollari l’anno che vengono investiti sul progetto. Le parole di Sikorski hanno infuriato il braccio destro di Musk, che ha deciso di tornare sulla questione, commentando proprio il post del ministro: “Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink“.
Parole durissime anche quelle del segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che ha sostenuto che nessuno avrebbe “minacciato di tagliare Starlink all’Ucraina“, per poi aggiungere che si dovrebbe semplicemente ringraziare gli Usa, perché l’Ucraina senza i suoi servizi “avrebbe perso la guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia ora“.
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