Musk ridimensiona un Breton irriverente: nuovo contrasto su X

In questo sereno scambio di opinioni l'ex Commissario europeo attacca il patron di X accusandolo di interferenza straniera nelle elezioni in Germania

Redazione
2 Min di lettura

Nuova disputa in pieno stile Musk e quindi senza mezzi termini. Questa volta, la scelta dell’antagonista è ricaduta su Thierry Breton, il macroniano di ferro ed ex Commissario europeo per il mercato interno e i servizi. Ma, in questo caso, ad innescare la diatriba non è stato l’imprenditore sudafricano bensì proprio il signor Breton, il quale avrebbe accusato il milionario di interferenza nelle elezioni in Germania con l’endorsement del partito di estrema destra Afd.

A poche settimane dalle prossime elezioni in Germania, – scrive polemico il 69enne – e in concomitanza con l’atroce attentato di Magdeburgo, Elon Musk – il principale influencer mondiale su X e potenziale membro della futura amministrazione statunitense – sostiene apertamente il partito di estrema destra Afd. Non è forse questa la definizione stessa di interferenza straniera?“.

La replica di Musk

Un attacco del genere con inferenze simili non poteva che scatenare Mr. Tesla, che nel giro di poco tempo replica a Breton senza lasciare spazio ad interpretazioni: “Br (ossia ‘bro‘, lo slang americano per ‘fratello, amico’) l’”interferenza straniera” americana è l’unica ragione per cui non parli tedesco o russo, onestamente“. Quindi, con un delicato cenno storico, Musk affonda Breton riferendosi al ruolo che gli Stati Uniti ebbero prima nella Seconda Guerra Mondiale e poi negli anni della Guerra Fredda.

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