Musk tra festini e droga: con lui anche alcuni vertici Tesla

La nota testata statunitense riporta come Musk assuma una grande quantità di droga. Un vizio che condivide anche con alcuni membri dello stesso consiglio di amministrazione

Redazione
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La vita di Elon Musk torna nel mirino dell’opinione pubblica mondiale. Conosciuto come uno degli imprenditori più bizzarri, geniali e giovani di sempre, Musk è il fondatore della Tesla e di SpaceX, di Neuralink, e di X (ex Twitter), che vanta un patrimonio da 56 miliardi di dollari.

Una inchiesta del Wall Street Journal torna su quel rapporto tra gli amministratori di Tesla e il fondatore, evidenziando il legame incrociato di interessi e partecipazioni miliardarie, oltre che i presunti “vizi” in comune. La nota testata statunitense riporta come Musk assuma una grande quantità di droga. Un vizio che secondo il giornale lo condivide anche con alcuni membri dello stesso consiglio di amministrazione.

Musk: l’inchiesta per droga

Uno dei manager più veterani di Musk, l’investitore in startup Steve Jurvetson, era stato colpito da un’indagine interna che ne aveva messo a nudo lo stile di vita libertino all’interno del mondo tech e l’uso di sostanze illecite. Secodno quanto riporta La Repubblica, già nel 2017 in Tesla “si era discusso di come gestire il caso e si era parlato delle sue dimissioni volontarie, ma lo stesso Musk era intervenuto per intercedere e spingerlo a un congedo dal cda fino ad arrivare alle dimissioni solo nel 2020, restando comunque in SpaceX”.

elon musk
elon musk

Da Musk e il suo legale non arrivano commenti. Già a gennaio il Wall Street Journal aveva sollevato la questione, riportando l’uso che Musk ha fatto di Lsd, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici, spesso in occasione di feste private. Con lui anche alti dirigenti della nota azienda che ha fruttato miliardi allo stesso fondatore.

Secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe una sorta di sudditanza che porta ad assecondare e accompagnare Musk in queste serate per timore di perderne il favore. All’uscita della prima inchiesta il magnate aveva affermato: “Qualunque cosa stia facendo, dovrei ovviamente continuare a farla! Se i farmaci contribuissero di fatto a migliorare la mia produttività nel tempo, li prenderei sicuramente!“.

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