Musk e il caso degli abusi sessuali nel Regno Unito: vero interesse o solo una nuova strategia di influenze?

Ivor Caplin, ex sottosegretario alla Difesa negli anni in cui le gang di stupratori agivano nel Regno Unito, è stato arrestato con l'accusa di aver cercato di organizzare un incontro sessuale con una 15enne; "Che pervertito" è solo l'ultimo dei commenti di Elon Musk sulla vicenda, in cui ha trascinato anche il primo ministro Keir Starmer, accusandolo di essere un complice degli abusi

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Elon Musk punta il dito e tutti guardano, ormai è questa l’inquietante e preoccupante certezza di questi mesi. Lo conferma una situazione tutta britannica, piuttosto scomoda e dai contorni che non sono stati ancora chiaramente definiti. Dopo che nelle scorse settimane l’uomo più ricco del mondo ha accusato il primo ministro britannico, Keir Starmer, di essere un complice degli abusi sessuali che si sono verificati in alcune città del Paese ad opera di gang pakistane, oggi l’ex sottosegretario alla Difesa, Ivor Caplin, è stato arrestato con l’accusa di aver cercato di organizzare un incontro con una 15enne.

Lo scalpore risiede nel fatto che Caplin abbia rivestito il ruolo di sottosegretario dal 1997 al 2005, ovvero nel corso degli anni in cui si sarebbero consumati gli abusi nel Regno Unito. Una coincidenza che non è sfuggita allo stesso Elon Musk, che ha deciso di commentare la vicenda con un lapidario “che pervertito“, categoricamente pubblicato su X. Secondo quanto dichiarato dalla polizia del Sussex, che ha confermato l’arresto, il sospettato è accusato di “aver intrattenuto comunicazioni a carattere sessuale con un bambino“.

Elon Musk
Elon Musk

Lo stesso Caplin era stato allontanato lo scorso giugno dal Partito laburista, di cui faceva parte, a causa di “gravi accuse” nei suoi confronti che però non sono mai state rese pubbliche. Di particolare interesse, poi, il fatto che la scorsa settimana Caplin fosse apparso in una trasmissione televisiva proprio per difendere il premier dalle accuse a lui rivolte da Elon Musk, che ha definito “del tutto infondate” e “assolutamente inaccettabili“.

Le accuse di Musk a Starmer e il caso delle grooming gang nel Regno Unito

Per comprendere meglio il quadro in cui si inseriscono le accuse di Elon Musk, è necessario tornare indietro di alcuni mesi. Lo scorso ottobre, Jess Phillips, parlamentare laburista e ministro per la tutela, ha respinto la richiesta del governo locale di Oldham, città vicino Manchester, di aprire una inchiesta pubblica nazionale sullo sfruttamento sessuale che tra il 2000 e il 2010 si sarebbe verificato in questa zona. Phillips, che ha dedicato gran parte della sua vita alla difesa dei diritti di donne e bambini, ha accusato il consiglio locale della città di non essersi assunto le sue responsabilità e di non aver indagato adeguatamente sul caso.

L’emittente televisiva GB News, di estrema destra, ha riportato la notizia sottolineando come Phillips si sia rifiutato di aprire una inchiesta governativa. In poco tempo, Elon Musk ha quindi deciso di sfruttare l’occasione per inserirsi anche nelle questioni politiche britanniche, definendo il parlamentare laburista come un “apologeta del genocidio dello stupro” e come una “strega che merita di essere in prigione“. Allo stesso tempo, poi, Starmer è stato accusato di essere complice del governo che non ha voluto indagare sulla tratta di sfruttamento sessuale che tra gli anni ’90 e i primi anni del 2000 si è verificata nel Paese.

L’intera questione, quindi, si inserisce in un quadro ben più ampio che riguarda l’ondata di casi di abusi su minori da parte di bande organizzate, le cosiddette grooming gangs, composte in buona parte da membri pakistani o dell’Asia del Sud. Gli abusi si sono verificati principalmente a Rotherham, Cornwall  e Bristol tra gli anni ’80 e il 2014, sotto il più totale disinteressamento delle autorità. Un’inchiesta del Times, effettuata nel 2011, avrebbe certificato come tra le vittime vi fossero circa 1400 bambini, alcuni anche di undici anni, non protetti dalle forze dell’ordine. “Tutti erano troppo spaventati per affrontare il fattore etnico“, ha infatti spiefato un detective dell’epoca.

Keir Starmer primo ministro Gran Bretagna
Keir Starmer primo ministro Gran Bretagna

I genitori e i minori che chiesero aiuto vennero quindi ignorati dalle autorità e la verità su quanto accaduto venne alla luce solo diversi anni dopo. Si scoprì che bambini e adolescenti venivano adescati da giovani ragazzi che li introducevano al mondo delle droghe e dell’alcool, per poi costringerli ad avere rapporti sessuali con gruppi di uomini adulti. I dati sull’etnia delle vittime e degli autori di abusi condannati nel 2023 sono stati pubblicati dal governo laburista a novembre e mostrano che l’83% degli autori condannati erano bianchi e il 7% dell’Asia centrale e meridionale, ma sembra che nei casi di Rotherham e Rochdale gli uomini del sud asiatici erano “sproporzionatamente coinvolti“.

All’interno di questa vicenda si inserisce la figura di Keir Starmer, in quanto è stato procuratore capo della Gran Bretagna dal 2008 al 2013, quando il caso degli adescamenti iniziò a divenire di dominio pubblico. Starmer ha poi supervisionato personalmente l’azione penale contro uno dei gruppi di adescamento a Rochdale, che era composta principalmente da uomini provenienti dall’Asia meridionale.

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