Messico, candidato sindaco ucciso durante la campagna elettorale: non è il primo caso nel Paese

Il candidato a sindaco Cabrera Barrientos è stato freddato con colpi di pistola, aggiungendosi ai tantissimi omicidi che annualmente avvengono in Messico a causa della criminalità organizzata

Redazione
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ieri a Coyuca de Benítez, nella regione della Costa Grande in Messico, il candidato sindaco José Alfredo Cabrera Barrientos è stato violentemente ucciso da colpi di pistola, mentre era impegnato in un evento di chiusura della campagna elettorale nel quartiere di Las Lomas. L’uomo faceva parte del partito Corazón y Fuerza por México. L’omicidio è avvenuto pochi giorni prima le elezioni locali e non è il primo caso del genere in Messico, dato che ultimamente ci sono stati vari esempi di violenza contro i leader politici messicani.

La vittima stava presidiando un evento con i suoi sostenitori, quando un uomo da dietro gli ha sparato più volte alla testa. Sui social media gira un video dell’omicidio, in cui si può notare chiaramente quanto accaduto. Il colpevole è stato neutralizzato e le autorità stanno indagando sulle ragioni del gesto, molto probabilmente di natura politica. Coyuca de Benítez e le aree circostanti sono state messe in sicurezza con l’invio di ulteriori unità della Guardia Nazionale per prevenire altri attacchi e garantire la sicurezza durante le elezioni.

Il tragico fatto ha terrorizzato le persone presenti, i cittadini e i politici. Il partito Corazón y Fuerza por México esprime dolore per il loro candidato e chiede di fare giustizia. Altri politici hanno espresso vicinanza alla famiglia della vittima, spingendo le autorità ad aumentare la sicurezza e irrigidire le misure per fermare la violenza politica nel paese. Il tragico omicidio mette in luce quanto pericolo ci sia in Messico durante le diverse campagne elettorali, soprattutto nelle regioni in cui ci sono corruzione e i cartelli della droga.

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Messico, cresce la violenza politica

L’omicidio del candidato a sindaco messicano Cabrera Barrientos, non è il primo esempio di violenza politica nel paese. Anzi sono sempre di più gli omicidi politici legati alla posizione di sindaco. Da gennaio a marzo già si contavano 15 candidati a sindaco uccisi in Messico.

Un esempio lo troviamo a fine aprile, quando in un solo giorno due candidati a sindaco in due diverse città, sono stati uccisi. Noé Ramos apparteneva allo stesso partito di Cabriera Barrientos, il Corazón y Fuerza por México, nello stato di Tamaulipas e è stato ucciso mentre teneva un comizio. Mentre Alberto Antonio García faceva parte del partito di governo Morena a San José Independencia, nello Stato di Oaxaca.

Un altro esempio risale a pochissimi giorni fa, a metà maggio, quando nello stato Messicano del Chiapas la candidata a sindaco della Concordia Lucero López Maza, di 28 anni, è stata uccisa con un’arma da fuoco insieme ad altre 5 persone. Le autorità hanno comunicato che “secondo le prime indagini, si è verificato uno scontro tra civili armati durante un evento di campagna politica” del Partito Popolare del Chiapas, quello che rappresentava Lucero.

In Messico in generale non sono rari gli omicidi, soprattutto quelli politici, dovuti in particolar modo alla forte presenza della criminalità organizzata legata al narcotraffico. Annualmente in Messico ci sono 23 omicidi ogni 100mila abitanti, 40 volte più che in Italia, dove sono circa 0,5 ogni 100mila abitanti.

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