Messico, siccità e incendi distruggono il Chiapas: “Da febbraio 51 roghi nel Paese”

Il Messico si trova in una situazione emergenziale a causa del caldo torrido e della mancanza di acqua che alimentano incendi boschivi che, a loro volta, distruggono intere aree del Paese

Redazione
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Dopo l’ondata di caldo record nella Filippine, che sta causando numerose preoccupazioni alla popolazione, anche il Messico inizia ad accusare le conseguenze del cambiamento climatico. Il caldo anomalo ha infatti agevolato il divampare e l’estendersi di numerosi incendi che, sempre per le condizioni climatiche avverse, sono complessi da spegnere. Le autorità sono fortemente preoccupate, poiché circa 51 incendi diversi sono stati registrati in tutto il Paese a partire dallo scorso febbraio.

Ovviamente, la presenza dei roghi, oltre a rappresentare un grave pericolo per la popolazione messicana, contribuisce a peggiorare i livelli di inquinamento registrato in Messico. Il Paese inoltre subisce anche i contraccolpi della siccità. La mancanza d’acqua sta infatti diventando una problematica non più secondaria per il Paese.

Gli scenari da film dell’orrore, ambientati in futuri distopici, dove la specie umana è costretta a lottare contro il suo stesso mondo per poter sopravvivere, potrebbero trasformarsi in realtà. Le temperature in aumento, l’assenza di piogge, il continuo innalzamento della presenza di polveri sottili nell’aria, sono fattori troppo a lungo trascurati ed ora ingigantiti a dismisura.

I 51 incendi in Messico hanno devastato il Chiapas

In poco più di due mesi il Messico ha dovuto affrontare ben 51 incendi diversi. Di questi sei sono ancora in attività, a causa delle difficoltà che si presentano durante lo spegnimento. Sembrerebbe che la causa dei roghi sia casuale, agevolata dalle alte temperature e dal vento. Non si esclude però che vi possa essere una finalità dolosa, da parte delle agenzie immobiliari che da anni hanno puntato la loro attenzione sulle zone boschive del Paese.

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Le terribili immagini degli incendi in Messico

Il colonnello Eduardo Martinez Jaimes, coordinatore dei collegamenti operativi del Segretariato della Protezione Civile, ha spiegato che l’incendio più grande si trova in questo momento ad Arriaga, mentre gli altri a Cintalapa, Chanal, Tonalà e Jiquipilas. Sono città che si trovano nel territorio del Chiapas, tra i più colpiti dalla siccità in Messico.

Nello stato del Chiapas siamo attualmente colpiti dal fenomeno noto come El Nino. Soffriamo la siccità estrema che sta peggiorando” ha infatti spiegato Jaimes, per poi ricordare: “Il Chiapas è uno degli Stati più ricchi per la sua biodiversità, che vive nelle foreste, nelle giungle e nelle mangrovie, che è stato colpito dai cambiamenti climatici e dagli incendi boschivi causati dall’uomo“.

Il polmone del Messico sta soffocando

L’attivista di Copoya, Daniela Espinosa ha cercato di spiegare in che modo gli incendi nel Chiapas, in Messico, si inseriscano all’interno della questione climatica. “Per i difensori dell’ambiente, questi incendi sono preoccupanti, poiché aggravano ulteriormente la crisi ambientale che il pianeta sta soffrendo, a causa sia delle perdite umane che della perdita di specie animali e vegetali, che in alcuni casi sono difficili da recuperare“, ha spiegato all’agenzia Efe, sottolineando: “È deprimente e allarmante perché stiamo gradualmente mettendo fine al nostro mondo e questo si riflette non solo nello Stato ma in tutta la Repubblica, il Chiapas è un polmone importante per il Messico“.

La Protezione Civile messicana ha pubblicato alcuni dati allarmanti sulla situazione degli incendi nel Paese. Il sud del Messico, infatti, possiede una superficie forestale di oltre 3,58 milioni di ettari, di cui 9.591,67 sono stati colpiti da roghi fino a marzo di quest’anno. Numeri inquietanti che si legano ai dati del Centro nazionale per la prevenzione dei disastri: “Il 90% degli incendi boschivi nascono da incuria, atti di vandalismo o imprudenza, mentre solo uno su 10 nasce da fenomeni naturali come scariche elettriche o eruzioni vulcaniche“.

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