Medio Oriente: nuove speranze per la tregua ma Tel Aviv smentisce che Netanyahu sia a Il Cairo

Secondo Reuters, il primo ministro dello Stato ebraico sarebbe in viaggio verso Il Cairo per partecipare ai colloqui sul cessate il fuoco. Questa stessa possibilità è stata smentita dall'ufficio del premier, che ha invece sostenuto che Netanyahu ha visitato questa mattina il Monte Hermon, al confine con la Siria, per trattare dei prossimi passi dell'Idf

Redazione
3 Min di lettura

Il conflitto in Medio Oriente potrebbe essere vicino ad una svolta. La Casa Bianca e fonti egiziane avrebbero confermato che l’accordo tra Hamas e Israele sul cessate il fuoco in Palestina sia più vicina di quanto mai immaginato. Una notizia giunta all’improvviso, senza anticipazioni certe, e su cui però ancora mancherebbero numerose certezze.

Sembrerebbe che il Presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen, sia stato convocato a Il Cairo, in Egitto, e che sia dunque partito questa mattina dal Vaticano, dove si trovava dopo aver incontrato Papa Francesco e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Fonti israeliane e dell’agenzia di stampa Reuters hanno invece sostenuto che anche il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sia in viaggio verso la capitale egiziana.

Il presidente dell'Anp Abu Mazen
Il presidente dell’Anp Abu Mazen

Immediata però la smentita del portavoce del premier dello Stato ebraico che ha negato che Netanyahu si trovi a Il Cairo, senza però aggiungere altre informazioni. Sembra quindi possibile che il primo ministro si trovi comunque in viaggio, anche se la meta non è stata ancora annunciata.

Una “fonte egiziana informata” dell’emittente Al Qahera ha dichiarato che la notizia del viaggio del premier in Egitto è vera, ma l’ufficio del premier avrebbe invece sostenuto che il primo ministro si è recato oggi sul Monte Hermon, vicino al confine con la Siria, per tenere una riunione sulla situazione in Siria, con il ministro degli Esteri Israel Katz, il capo di Stato maggiore dell’esercito, Herzi Halevi, il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il  capo del Comando Settentrionale, Uri Gordin. Questa stessa notizia è stata confermata da un diplomatico arabo di primo piano incalzato dal Times of Israel.

Al momento, l’unica informazione certa è che ieri l’ufficio di Netanyahu ha annullato l’udienza nel tribunale di Tel Aviv che doveva tenersi oggi sulle accuse di corruzione legate al primo ministro. Resta quindi da attendere per chiarire se realmente il leader dello Stato ebraico atterrerà nella Capitale egiziana.

Medio Oriente, le speranze sulla tregua

La speranza è che l’arrivo, non accertato, di Netanyahu e Abu Mazen in Egitto sia un preludio al cessate il fuoco a Gaza, dopo più di un anno di guerra senza tregua. La Casa Bianca ha dichiarato che al momento le aspettative sono alte, ma che comunque il governo vuole mantenere una certa “cautela” sull’argomento. Più volte in passato, il conflitto in Medio Oriente sembrava vicino ad una risoluzione che si è sempre però conclusa in un nulla di fatto.

L’Egitto e il Qatar, principali mediatori nel conflitto in Medio Oriente, hanno confermato di voler proseguire i loro sforzi per il raggiungimento del cessate il fuoco, cercando di coinvolgere tutte le parti affinché sia velocemente individuabile un accordo.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo