Medio Oriente, gli accordi tra Iran e Pakistan

Il Pakistan accusa l’Iran di aver violato, per mezzo di attacchi aerei ‘’illegali’’, compiuti con missili e droni, la sua sovranità territoriale

Redazione
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Il Pakistan bombarda l’Iran: 7 le vittime coinvolte, quattro bambini e tre donne.  La controffensiva di Islamabad risulta essere una risposta all’attacco scagliato da Teheran dello scorso martedì 16 gennaio.

Il Pakistan, infatti, accusa l’Iran di aver violato, per mezzo di attacchi aerei ‘’illegali’’, compiuti con missili e droni, la sua sovranità territoriale. A confermarlo è l’agenzia di stampa iraniana, Mehr, che afferma come l’attacco armato dell’Iran aveva nel preso nel mirino una base operativa del gruppo armato sunnita separatista, Jaish al-Adl. Quest’ultimo aveva già compiuto attacchi contro Teheran, nella provincia del Belucistan al confine tre Iran e Pakistan.

Iran e Pakistan, gli accordi

Nella giornata di venerdì 20 gennaio, il ministro degli Esteri pakistano Jalil Abbas Jilani e quello iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, si sono accordati per una de-escalation, ovvero un allentamento delle tensioni che negli ultimi giorni avevano caratterizzato le relazioni tra i due Stati.

Sempre venerdì, il primo ministro pakistano Anwaar-ul-Haq Kakar ha convocato una riunione di emergenza del Comitato per la sicurezza nazionale per discutere della crisi in atto. Il primo ministro aveva interrotto la sua partecipazione al Word Economic Forum di Davos, previsto proprio in questi giorni ed era tornato in Pakistan visto il perdurare degli attacchi. L’analisi sulla sicurezza aveva concluso che i due paesi sarebbero stati in grado di “superare questi ostacoli in nome del dialogo e della diplomazia” da quanto emerge da una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro.

Entrambi i ministri concordano sulla necessità di coordinarsi nella lotta al terrorismo e negli altri aspetti di reciproco interesse. In questo contesto il governo pachistano ha sottolineato le relazioni fraterne che intercorrono tra i due paesi, basate su fiducia e cooperazione, e sul rispetto della sovranità territoriale, fondamento del diritto internazionale e reale precondizione per la pace.

Medio Oriente: l’attacco dal Pakistan

L’obiettivo del contrattacco pakistano sarebbero alcune basi di terroristi islamiche situate nella provincia del Sistan-Balucistan. L’operazione di intelligence pakistana – nominata Marg Bar Sarmachar – aveva come bersaglio il gruppo terroristico Sarmachar. La mancata presa di posizione dell’Iran nei confronti di una questione di interesse nazionale ha portato il Pakistan ad intervenire.

Bomba
Bombardamenti

Le motivazioni del contrattacco pakistano sono infatti da ricercare nella sua determinazione nel garantire la sicurezza e gli interessi del Pakistan, che, secondo le parole del Ministero degli Esteri pakistano, non possono essere messi a rischio: “Il Pakistan rispetta pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Islamica dell’Iran. L’unico scopo dell’azione di oggi era di garantire la sicurezza e gli interessi nazionali del Pakistan, che sono di fondamentale importanza e non possono essere compromessi”.

Le tensioni tra Iran e Pakistan

Tensioni tra Iran e Pakistan nella zona di confine del Belucistan erano già scoppiate tra il 2013 e il 2014 a causa delle discriminazioni tra i gruppi sciiti iraniani e sunniti pakistani, e poi sfociate in attacchi armati. Oggi le ostilità si riaccendono e il rimpallo di responsabilità tra Iran e Pakistan preoccupa la comunità internazionale, ma non sembrano avere nessun punto di contatto con la guerra nella Striscia. La Cina prende posizione mostrandosi disponibile a mediare tra i paesi coinvolti. La conferma arriva da Mao Ning, il portavoce del ministero degli Esteri.

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