La tregua in Medio Oriente continua, nonostante le difficoltà iniziali e le tensioni che continuano ad esistere tra Hamas e Israele, prosegue in maniera piuttosto stabile. Da due settimane sono iniziate le operazioni per la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani dell’organizzazione terroristica palestinese, scambiati con i detenuti arabi nelle prigioni dello Stato ebraico. Nell’ultima settimana, poi, Israele ha rimarcato alcune mancanze di Hamas, che non avrebbe rispettato i punti dell’accordo.
Nello specifico, l’ufficio di Netanyahu si è indispettito a causa del mancato rilascio della soldatessa Arbel Yehud lo scorso sabato. Per cercare di operare pressioni sull’organizzazione terroristica, quindi, il primo ministro israeliano ha bloccato il ritorno degli sfollati di Gaza a Nord della Striscia. Solo, al momento in cui Hamas ha confermato la prossima liberazione della soldatessa, Israele ha permesso il passaggio dei palestinesi. Oggi, quindi, è previsto il ritorno a casa di numerosi nomi israeliani.
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La prima ad aver riottenuto la libertà è stata Agam Berger, che ha potuto riabbracciare i suoi genitori dopo ben 482 giorni di prigionia. La soldatessa 20enne, originaria di Holon, era stata catturata il 7 ottobre 2023, mentre prestava servizio nella base di Nahal Oz, insieme alle commilitoni Liri Albag, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte rilasciata la settimana scorsa.
L’attesa per il rilascio della soldatessa isrealo-tedesca, Arbel Yehoud è giunta al termine. Infatti, la 29enne sarebbe stata consegnata dalla Jihad islamista alla Croce Rossa. Fortunatamente anche l’incerta situazione riguardante i cinque ostaggi thailandesi, che Hamas aveva annunciato di voler rilasciare oggi, sono stati liberati.
Netanyahu: “Esigo che immagini simili non si verifichino più”
Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, si è detto “sconvolto” dalle immagini che sono giunte da Jabaliya, in quanto lo spettacolo allestito per la liberazione degli ostaggi rappresenterebbe solo “un’ulteriore prova della crudeltà di Hamas“. Proprio per questo, il premier dello Stato ebraico ha dato mandato ai suoi mediatori di fare in modo che “immagini del genere non si ripetano” e di garantire la costante sicurezza degli ostaggi.
Medio Oriente, le operazioni di liberazione
La liberazione della soldatessa è stata organizzata da Hamas con una modalità piuttosto simile a quella avvenuta lo scorso sabato. La 20enne è stata consegnata alla Croce Rossa a Jabaliya, nel nord di Gaza, dove è stato allestito un palco. Si tratterebbe del tentativo dell’organizzazione terroristica di dare vita ad una “cerimonia“, durante la quale diversi miliziani hanno scattato delle foto e realizzato dei video. Una sorta di rilascio-spettacolo, le cui immagini hanno fatto in poco tempo il giro del mondo.
Dopo essere salita sul palco, visibilmente emozionata e anche intimorita, Agam Berger è stata consegnata alla Croce Rossa, insieme ad un certificato incorniciato di rilascio, a lei consegnato dai terroristi. Insieme alla soldatessa è stato rilasciato anche Gadi Moses, anch’egli salito sul palco allestito da Hamas. Entrambi sono stati trasportati sui mezzi di convoglio fino ad Israele. Cresce quindi l’attesa per la liberazione degli altri nomi richiesti da Israele.
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