Conor McGregor ha annunciato sui suoi social la sua candidatura per le elezioni presidenziali irlandesi del prossimo novembre. Nel suo post ha espresso tutto il suo disappunto per la condotta politica del governo di Michael Martin e ha ribadito la sua opposizione al nuovo accordo europeo sulla migrazione, che dovrebbe mirare a distribuire in modo più equo la gestione delle richieste di asilo tra i paesi membri.
L’incontro alla Casa Bianca con Trump e Musk
The Notorious, il giorno di San Patrizio, era stato ospite del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump alla Casa Bianca, dove ha manifestato la sua assoluta contrarietà al Governo Martin in tema d’immigrazione. Secondo McGregor, infatti, l’invasione degli immigrati nelle zone rurali del Paese starebbe causando la “perdita dell’irlandesità”. Con una storia Instagram l’ex campione MMA aveva comunicato di essere sbarcato a Washington per partecipare al “più importante incontro nel futuro del suo paese”, senza anticipare di avere in programma un incontro con Trump e il magnate sudafricano, Elon Musk, ma facendo presagire una possibile discesa in campo politico.
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Anche il Primo Ministro Martin a Washington
Pochi giorni prima di lui, sempre per la celebrazione annuale di San Patrizio presso la Casa Bianca, era stato il Primo Ministro irlandese Martin ad essere accolto da Trump nello Studio Ovale. In quell’occasione, il Presidente Usa non si era risparmiato dal criticare le politiche commerciali dell’amministrazione dell’interlocutore. Secondo il Tycoon, l’Irlanda sarebbe uno di quei paesi che più si stanno approfittando degli Stati Uniti, riferendosi in particolar modo alla decisione delle case farmaceutiche americane di delocalizzare in Irlanda per godere delle politiche fiscali del Paese europeo.
Lo scandalo dello stupro
McGregor si è avvicinato negli ultimi anni agli ambienti dell’estrema destra irlandese ed è ormai noto per le sue posizioni controverse, oltre che per gli scandali giudiziari che l’hanno visto coinvolto. L’ex lottatore ha fatto parlare di sé quando era stato accusato di una violenza sessuale avvenuta nel 2018 e per la quale nel 2024 è stato condannato a pagare un risarcimento di 248 mila euro alla vittima.
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