Marine Le Pen accusa Macron: “Ha compiuto un colpo di stato amministrativo”

La leader del Rassemblement National (Rn), Marine Le Pen, ha lanciato un'accusa pesante contro l'amministrazione Macron, parlando stamattina di un "colpo di stato amministrativo" messo in atto dal presidente francese in modo da rendere maggiormente difficoltoso un eventuale governo capeggiato da Jordan Bardella

Redazione
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Secondo Marine Le Pen, i macronisti starebbero procedendo con una serie di nomine strategiche, in particolare ai vertici della polizia e della gendarmeria nazionali, a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni legislative, con l’obiettivo di mettere i bastoni tra le ruote della plausibile vittoria di Ressemblement National alle prossime elezioni. Le Pen ha espresso le sue preoccupazioni durante un’intervista a France Inter: “Sembra che il presidente stia pensando di nominare domani, cioè a 4 giorni dal secondo turno, il direttore generale della polizia nazionale e il direttore della gendarmeria nazionale“.

La leader del Rn sembra certa di riuscire a battere Macron alle elezioni, ma proprio per questo motivo, è anche convinta del fatto che le nomine in questione avrebbero l’obiettivo di ostacolare un eventuale governo guidato dal suo partito. “È una forma di colpo di stato amministrativo“, ha dichiarato Le Pen, criticando l’approccio del presidente Macron, accusandolo di dare lezioni di democrazia al mondo intero mentre agisce in modo contrario.

Le Pen e Macron: verso la coabitazione?

Un’accusa estremamente grave, che arriva in un clima politico particolarmente teso. Indipendentemente dall’effettiva vittoria di Le Pen alle elezioni, un dato sull’atmosfera politica francese risulta chiaro sin dai risultati delle europee: la fiducia in Macron da parte dei cittadini si è ormai drasticamente ridotta. Inoltre , qualora la leader di Rn dovesse effettivamente vincere le elezioni, si aprirebbe la possibilità di una coabitazione tra un governo di destra guidato da Jordan Bardella e la presidenza di Emmanuel Macron. Condizione che rischierebbe di rendere complesso il raggiungimento degli obiettivi di entrambi.

Elezioni in Francia, Le Pen e Bardella
Le Pen e Bardella

In risposta alle accuse, la presidenza ha emesso una nota richiamando l’articolo 13 della Costituzione, che assegna al capo dello Stato il potere di nomina. Macron ha sottolineato che le nomine e i movimenti nei ruoli chiave avvengono regolarmente, indipendentemente dalle fasi politiche. La presidenza ha anche richiamato l’articolo 8 della Costituzione, che conferisce al presidente la prerogativa di nominare il primo ministro e il suo governo, basandosi sulla composizione dell’Assemblée Nationale eletta dai francesi.

Nel frattempo, il Rassemblement National continua a crescere, con il partito che ha recentemente superato i 100.000 iscritti, un aumento significativo registrato in una manciata di mesi. Bardella ha ribadito la sua opposizione al comportamento dei rivali, dichiarando: “Oggi il vero Fronte repubblicano siamo noi“. Le Pen è convinta che la maggioranza assoluta sia alla portata del suo partito e ha annunciato che il governo è già pronto, pur dichiarando che lei stessa ne rimarrà fuori “per rispetto del ruolo del premier“, mantenendo però le sue intenzioni di ottenere la presidenza. Una vittoria del suo partito alle prossime elezioni, previste per il 7 luglio, potrebbero dare un forte slancio alle sue ambizioni.

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