Ancora polemiche sul caso Gérard Depardieu. Alle accuse di violenza sessuale ai danni di tredici donne durante le riprese di ben 11 film girati tra il 2004 e il 2022, si sono infatti aggiunte recentemente altre due denunce.
La prima è quella dell’attrice francese Hélène Darras, la quale ha denunciato l’attore per violenza sessuale avvenuta nel corso delle riprese del film Disco nel 2007. Secondo quanto dichiarato dalla donna l’attore avrebbe avuto un comportamento ingovernabile e le avrebbe proposto di “andare nel suo camerino”.
Al rifiuto dell’attrice, Depardieu avrebbe però continuato a “palpeggiarla”. La seconda denuncia è stata, invece, presentata da Ruth Baza. La giornalista e scrittrice spagnola ha raccontato agli agenti di Polizia di Torremolinos di essere stata stuprata dall’attore francese nel corso di un’intervista per la rivista “Cinemania” nel lontano 1995, all’età di soli 23 anni.
Macron: “Non togliamo la Legione D’Onore a un artista per un’accusa”
Le nuove accuse presentate nei confronti di Gérard Depardieu non si stanno solo discutendo in un’aula di tribunale, ma hanno stanno anche inasprendo sempre più lo scontro politico.
Se da una parte la Ministra della Cultura Rima Abdul Malak ha annunciato lo scorso venerdì l’avvio di una procedura penale che potrebbe portare al ritiro della Legione d’Onore – la più alta onorificenza offerta dalla Francia per azioni compiute in nome della nazione – all’attore francese, dall’altra il presidente Macron vi si oppone e si schiera contro ogni forma di “persecuzione umana”.
Nelle ultime ore Emmanuel Macron ha infatti dichiarato di aver grande stima e ammirazione nei confronti di Depardieu, reputato da lui un genio che ha fatto conoscere la Francia in tutto il mondo con i suoi film. “Odio la persecuzione umana. Se ogni volta che qualcuno ti accusa delle peggiori cose tu, che hai un ruolo pubblico, non puoi più fare nulla, si respira un’aria di sospetto, non è più democrazia. Non siamo più cittadini liberi. Se poi verrà condannato, in quel momento verrà preso il provvedimento” – ha aggiunto infine, lasciando dunque intendere che sino alla fine delle procedure legali la Legione d’Onore rimarrà in mano dell’attore francese.
