Venezuela, arrestata e poi liberata la leader dell’opposizione Maria Machado: cosa sta succedendo

Machado si trovava in clandestinità dallo scorso agosto, quando aveva iniziato a temere per la sua incolumità, e sarebbe uscita allo scoperto in occasione di un corteo pacifico contro il regime di Maduro; nel corso delle manifestazioni sarebbe stata arrestata e poi rilasciata dopo diverse ore. Il governo però nega di aver mai proceduto al fermo della leader

Redazione
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Maria Corina Machado, leader dell’opposizione al regime di Nicolas Maduro, sarebbe stata arrestata a Caracas nel corso di una manifestazione contro il governo in corso in Venezuela. La conferma è giunta dal canale ufficiale del partito della leader, Vente Venezuela, che ha poi annunciato la liberazione lampo della stessa. Al momento restano sconosciute le motivazioni di quanto accaduto, ma sembrerebbe che durante la mini detenzione Machado sia stata costretta aregistrare video” di cui però non è stato rivelato il contenuto.

Secondo quanto di apprende, Machado si trovava in clandestinità dallo scorso agosto, quando aveva iniziato a temere per la sua incolumità, e sarebbe uscita allo scoperto proprio in occasione di questo corteo pacifico. Il governo Maduro ha subito smentito la notizia dell’arresto, sostenendo che si tratti di un’invenzione del partito di opposizione per svilire le attività di Maduro.

Venezuela, la ricostruzione del presunto rapimento

Machado sarebbe stata individuata dagli agenti armati del chavismo che l’hanno riconosciuta nel momento in cui è salita su un palco improvvisato per intonare l’inno venezuelano. La leader è stata immediatamente scortata verso la fine del corteo e fatta salire su una motocicletta. Proprio nel corso della fuga, però, il conducente del veicolo ha perso il controllo e Machado è caduta sull’asfalto.

A seguito dell’incidente è stata dunque intercettata dagli agenti e arrestata. Da quel momento si sono perse le sue tracce. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto “il rilascio immediato” della leader di opposizione, sottolineando che non possono più essere “tollerate le azioni repressive e illegittime del regime di Maduro che ha perso le elezioni“.

La complessa situazione del Venezuela

L’arresto di Maria Corina Machado si inserisce in un contesto politico piuttosto teso. Il Venezuela è al momento governato da Nicolas Maduro, che non ha riconosciuto il risultato elettorale che lo vedeva sconfitto e che ha quindi deciso di rimanere al potere per un terzo mandato. L’altro candidato, Edmundo González Urrutia, è stato invece riconosciuto come presidente eletto da numerosi Paesi della comunità internazionale ed è al momento in viaggio tra diversi Paesi dell’America latina per continuare a combattere per il suo Paese.

Si presuppone, anche, che Urrutia possa recarsi in una ambasciata venezuelana all’estero per giurare come presidente e costituire quindi un governo parallelo e delocalizzato. Nel frattempo, nel Paese la tensione sarebbe ormai altissima. Tra cortei e manifestazioni, i venezuelani tentano di ottenere l’allontanamento di Maduro, mentre proseguono gli arresti di attivisti anti regime e le sparizioni di diversi giornalisti. Maduro, che ancora non ha presentato i verbali che attestano la sua vittoria alle elezioni, ha dichiarato di essere pronto “a difendere la sua carica con la vita“.

L’attuale presidente è in carica già da 11 anni e non è intenzionato a lasciare il suo ruolo per almeno altri sei. Proprio come messaggio non confondibile, il ministro degli Esteri del governo Urrutia ha fatto distribuire volantini con la scrittaricercato” e le immagini di alcuni ex leader dell’America latina, accusati di aver sostenuto l’opposizione democratica del Venezuela.

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