L’episodio, avvenuto sulla tratta Jean-Jaurès di Lione, ha generato panico e caos tra i passeggeri, sollevando serie preoccupazioni sulla sicurezza pubblica. Secondo quanto riportato dalle autorità locali e dall’agenzia Reuters, l’attacco è avvenuto tra le stazioni di Oullins e Charpennes. L’aggressore, un uomo di 27 anni con precedenti ricoveri in ospedale per disturbi psichiatrici, è stato prontamente fermato dalle forze dell’ordine sul luogo dell’aggressione. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Le Progrès, l’uomo era stato osservato poco prima dell’attacco mentre mostrava “comportamenti insoliti” sui marciapiedi della metropolitana.
Mohamed Chihi, viceresponsabile della sicurezza cittadina, ha confermato l’arresto dell’aggressore in un post su X, aggiungendo: “Il nostro pensiero va alle persone ferite“. Chihi ha inoltre elogiato l’intervento tempestivo degli agenti di polizia, che ha impedito ulteriori conseguenze drammatiche per le vittime.
Lione: il racconto dell’aggressione
Secondo le testimonianze raccolte, l’aggressore non avrebbe pronunciato parole di natura ideologica o religiosa durante l’attacco, rendendo meno plausibile un movente legato al terrorismo islamico. Un portavoce del servizio d’ordine della metropolitana ha riferito che il vagone era estremamente affollato al momento dell’aggressione. Dopo aver inferto i colpi alle sue vittime, l’uomo avrebbe tentato di sbarazzarsi del coltello a scatto, che è stato successivamente ritrovato in suo possesso insieme a un passaporto.
Tra i quattro feriti, due sono stati colpiti all’addome e sono stati trasportati in ospedale in condizioni gravi, ma fortunatamente fuori pericolo di vita. Gli altri due hanno riportato lesioni più lievi alle braccia. Una donna, testimone dell’accaduto, è stata anch’essa portata in ospedale in stato di shock, ma non ha subito ferite fisiche. Nonostante la gravità dell’episodio, la procura antiterrorismo non è stata coinvolta nelle indagini. Le autorità locali stanno continuando a investigare per comprendere le motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere tale gesto e per garantire che non vi siano ulteriori minacce alla sicurezza pubblica.
L’incidente ha sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza nelle aree pubbliche e sulla gestione delle persone affette da disturbi psichiatrici. Molti cittadini hanno espresso sui social preoccupazione per la frequenza con cui si verificano episodi di violenza nei luoghi pubblici e hanno chiesto misure più efficaci per prevenire tali eventi.
