Ormai da giorni le tensioni tra Israele e il gruppo terroristico libanese, Hezbollah, continuano a crescere a dismisura. Dopo un primo attacco avvenuto lo scorso 28 marzo, quando la tregua tra le due parti si è infranta, nella notte Israele ha condotto un attacco militare in un sobborgo meridionale di Beirut per colpire Hassan Bdar.
Si tratta di un alto funzionario di Hezbollah che supervisionava le attività del gruppo terroristico in Palestina. Le forze di difesa israeliane (Idf) e il servizio di sicurezza interna, lo Shin Bet, hanno dichiarato che Bdar sarebbe finito nel mirino delle forze armate perché stava collaborando con Hamas per pianificare un attentato in Israele.
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Israele viola cessate il fuoco contro Hezbollah
Il Primo Ministro libanese, Nawaf Salam, ha invocato alla violazione del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, in essere dalla metà del novembre scorso. Per il governo filoiraniano di Beirut, Israele avrebbe infranto la risoluzione 1701 dell’Onu che nel 2006 aveva posto fine agli scontri tra Israele e Hezbollah e nel 2024 era stata la base di partenza per instaurare una tregua.
Al momento del raid Hassan Bdar si trovava nella sua casa nel distretto di Dahieh. Secondo un rapporto diffuso dal Ministero della Sanità libanese, oltre al funzionario di Hezbollah, almeno altre due persone hanno perso la vita, mentre 7 sono quelle ferite.
Dopo il lancio di razzi da parte di Hezbollah verso il nord di Israele, lo scorso venerdì Benjamin Netanyahu aveva avvertito che Israele non si sarebbe risparmiata dal colpire il Libano qualora si fosse sentita minacciata dalle forze alleate dello Stato Islamico.
Netanyahu fa un passo indietro sulla nomina dello Shin Bet
Intanto, nella notte, il Primo Ministro israeliano ha cambiato idea sulla nomina dello Shin Bet. Come riporta il Times of Israel, l’ufficio di Netanyahu ieri ha aveva annunciato il nome del nuovo capo del servizio di sicurezza interna del Paese.
Eli Sharvit, ex comandante della Marina, era stato scelto come prossimo direttore dell’agenzia in sostituzione di Ronen Bar. In un comunicato, però, il Governo ha espresso la volontà del Primo Ministro di fare un passo indietro e cambiare idea sulla nomina.
Israele: “Una base militare turca in Siria sarebbe pericolosa”
Intanto, Israele si definisce preoccupata dalla collaborazione che si sta formando sul piano militare tra Turchia e Siria. La paura di Netanyahu è che il presidente siriano Ahmed al Sharaa, sostenuto da Erdogan nella battaglia per deporre Bashar al Assad, possa restituire il favore alla Turchia e consentirle di costruire nel proprio territorio una base aerea vicina al territorio di Israele. Se questo dovesse succedere, per le istituzioni israeliane sarebbe un ostacolo alla libertà di manovra del proprio governo.
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