Non è una novità per il popolo svedese ricevere degli opuscoli su come comportarsi in caso di guerra o crisi. La Svezia infatti ha già ricorso a questa pratica in diverse occasioni negli ultimi anni, per fornire ai cittadini informazioni utili da applicare nei casi in cui la quotidianità venga compromessa da eventi estremi.
La Svezia invia 5 milioni di opuscoli ai cittadini
Da oggi le famiglie svedesi riceveranno per posta una brochure informativa con
consigli e raccomandazioni utili per arrivare preparati ad affrontare un eventuale stato d’emergenza o persino la guerra. L’opuscolo è stato redatto dalla protezione
civile svedese ed è stato stampato in 5 milioni di copie. È inoltre disponibile online anche in altre lingue (https://static.sky.it/images/skytg24/pdf/svezia-guerra-opuscolo.pdf). Le informazioni riguardano dei consigli pratici su quali scorte tenere in casa, liste e istruzioni per affrontare diverse situazioni di crisi. Ci sono poi le raccomandazioni su come reagire in caso di raid aerei e i cibi da tenere sempre a disposizione in dispensa.
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In passato il governo svedese ha più volte ricorso a questa pratica: il primo opuscolo fu pubblicato durante la seconda guerra mondiale e altre due edizioni sono state distribuite negli anni ’60 durante la guerra fredda. L’ultimo è stato pubblicato nel 2018 e una delle frasi più note era “se la Svezia verrà attaccata non ci arrenderemo mai. Tutte le informazioni su una resa sono false”, che è stata ripresa anche nell’edizione di quest’anno, ma in maggiore evidenza tra le prime pagine.
Il ministro della difesa civile Carl-Oskar Bohlin parlando con i media ha dichiarato che “non è un segreto che la situazione della sicurezza sia peggiorata rispetto alla pubblicazione dell’ultimo opuscolo nel 2018”. E per rispondere al cambiamento delle circostanze esterne, si è reso necessario “aggiornare le informazioni fornite alle famiglie svedesi per riflettere la situazione attuale. La nuova brochure è uno strumento importante per chiarire il ruolo dell’individuo nella difesa totale“.
La direttrice della protezione civile svedese Charlotte Petri Gornitzka ha sottolineato l’importanza di preparare i cittadini, data la lezione imparata nella guerra in Ucraina in cui “abbiamo visto che la popolazione civile viene presa di mira nella guerra moderna”.
Stessa pratica in altre nazioni
La stessa cosa è stata fatta questo mese anche in Norvegia, con un opuscolo cartaceo, e in Finlandia e Danimarca, con una versione digitale. Anche la Norvegia ha ricorso in precedenza a questa pratica, con l’ultima edizione risalente al 2018.
Tore Kamfjord, il responsabile per la campagna informativa presso la protezione civile norvegese, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di stampare una nuova edizione per via dei cambiamenti climatici e i fenomeni di meteo estremo che portano ad alluvioni e frane”. Ha aggiunto inoltre che oggi “abbiamo una società sempre più digitale quindi c’è il rischio che il sistema possa non funzionare per via del tempo o di attacchi informatici e chiaramente la situazione di sicurezza in Europa è stato un altro motivo per l’aggiornamento”.
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