L’ambasciata italiana in India e la Farnesina stanno lavorando in queste ore per verificare se nell’attacco di oggi nel Kashmir indiano sia presente un cittadino italiano. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche locali, fra le vittime potrebbe esserci anche un turista proveniente dal nostro Paese: le autorità stanno procedendo a identificare tutte le persone che hanno perso la vita nell’attentato, e per ora la notizia non è stata ancora confermata. L’ambasciata ha italiana ha reso noto che sta continuando a monitorare la situazione rimanendo in contatto con le autorità indiane.
Le vittime dell’attacco nel Kashmir indiano sarebbero almeno 24: diversi uomini armati avrebbero aperto il fuoco contro un gruppo di turisti. La conferma è giunta all’Afp da un alto responsabile della polizia locale. Al momento non vi sono bilanci ufficiali dell’attacco, ma sembrerebbe che le autorità locali parlino del peggior attacco contro i civili degli ultimi anni.
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La strage è avvenuta a Pahalgam, una popolare meta turistica a circa 90 chilometri dalla città di Srinagar, chiama dai turisti la “Svizzera dell’India“. “Ho visto alcuni uomini sdraiati a terra, sembravano morti“, ha dichiarato una guida turistica, che ha detto di essersi recata sul luogo dopo aver sentito alcuni colpi di arma da fuoco. Sembrerebbe che questa abbia tentato di soccorrere alcuni feriti, trasportandoli via a cavallo.
Secondo una prima ricostruzione della tragedia, sembrerebbe che alcuni uomini armati abbiano preso di mira un gruppo di persone, tra cui donne e anziani. Alcuni testimoni oculari hanno riferito di due o tre uomini in divisa militare che si sono precipitati nell’area, sparando indiscriminatamente ai turisti che si godevano a cavallo i prati di Baisaran a Pahalgam, una cittadina dell’Himalaya. Le forze della sicurezza sono intervenute immediatamente nell’area e hanno lanciato una massiccia operazione antiterrorismo per dare la caccia agli aggressori.
I dubbi sulla matrice dell’attacco in Kashmir
Al momento, nessun gruppo ha apertamente rivendicato l’attacco, ma i riflettori sono puntati sul Fronte di Resistenza (Tfr), ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista kashmira Lashkar-e-Taiba. Come riporta Ansa, i ribelli nella regione a maggioranza musulmana hanno dato vita a un’insurrezione dal 1989, chiedendo l’indipendenza o l’annessione al Pakistan, che controlla una parte più piccola della regione del Kashmir e che, come l’India, rivendica l’intera regione.
L’India accusa regolarmente il Pakistan di sostenere i militanti, ma Islamabad ha sempre negato questa accusa, sottolineando di sostenere solamente l’autodeterminazione del Kashmir.
Attacco in Kashmir, la reazione della politica
La Fanesina e l’ambasciata d’Italia in India stanno monitorando la situazione a seguito dell’attacco armato contro un gruppo di turisti, come riferito dallo stesso ministero degli Esteri su X. Il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, è stato informato dell’accaduto e si consiglia a chiunque abbia qualche segnalazione in merito all’attacco di contattare l’ambasciata o l’Unità di crisi del Ministero degli Esteri.
Il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha condannato l’attacco, definendolo “un atto atroce” e promettendo che gli aggressori saranno assicurati alla giustizia. “Il loro piano malvagio non avrà mai successo. La nostra determinazione a combattere il terrorismo è incrollabile e non potrà che rafforzarsi“, ha infatti dichiarato il leader indiano, che attualmente si trova in visita in Arabia Saudita.
Sul territorio indiano, invece, si trovano in visita il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, e sua moglie Usha, che si sono detti sconvolti dal brutale attacco avvenuto in Kashmir. “Usha e io porgiamo le nostre condoglianze alle vittime del devastante attacco terroristico a Pahalgam, in India. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con loro mentre piangono questo orribile attacco“, ha infatti scritto il numero 2 della Casa Bianca sui suoi social.
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