Bill Gates e Kerry Kennedy sostengono Kamala Harris: L’America è davvero pronta per una presidente donna nera?

Lo staff di Kamala Harris e il Partito laburista britannico sono stati accusati dallo staff di Donald Trump di contributi elettorali stranieri illegali e di interferenza nelle elezioni americane

Redazione
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Le elezioni presidenziali statunitensi sono in programma il prossimo 5 novembre e i sondaggi rivelano un quadro di parità tra i candidati Donald Trump e Kamala Harris. In questi giorni di attesa, i due sfidanti iniziano a sentire la pressione e continuano a scontrarsi a distanze tra interviste e accuse.

Kamala Harris: l’intervista a Nbc e la donazione di Bill Gates

Kamala Harris è stata intervistata dalla giornalista della Nbc Hallie Jackson, a cui ha parlato principalmente delle elezioni. Innanzitutto ha dichiarato che la sua presidenza non sarà il continuo di quella di Biden, ma che darà agli Usa una nuova leadership. Poi ha parlato della possibilità che Donald Trump possa annunciare la propria vittoria nella notte delle elezioni, ancora prima che il conteggio dei voti sia ultimato, perché è quello che fece nel 2020 quando gareggiava contro Biden.

Kamala Harris, candidata presidente Usa
Kamala Harris, candidata presidente Usa

“Questa è una persona che ha cercato di bloccare elezioni libere e regolari, che ancora nega la volontà del popolo e ha incoraggiato un attacco al Congresso degli Stati Uniti” ha aggiunto Harris. Quindi il suo staff è pronto a questa evenienza. “Ci occuperemo della notte delle elezioni e dei giorni successivi non appena si presenteranno. Abbiamo le risorse e le competenze”, ha assicurato Harris.

Poi ha dichiarato di essere sicura che gli Stati Uniti siano pronti ad avere una donna nera come presidente, aggiungendo che la cosa importante è “chiudere il capitolo su un’era che indica un’America divisa”. Le è stato chiesto se è preoccupata del sessismo, e Harris ha risposto di non pensare che qualcuno possa mai votare basandosi sul genere o sulla razza, ma sulle soluzioni che un leader propone per affrontare le sfide.

Il New York Times intanto, citando alcune fonti, fa sapere che Bill Gates ha donato 50 milioni di dollari a una no profit che sostiene Kamala Harris. Si sottolinea anche il fatto che Gates, in alcune conversazioni private, avrebbe mostrato preoccupazione per una seconda presidenza di Trump. “Sostengo i candidati che dimostrano un chiaro impegno nel migliorare la sanità, ridurre la povertà e combattere il cambiamento climatico negli Stati Uniti e nel mondo. Questa elezione è diversa con il suo significato senza precedenti per gli americani e i più deboli al mondo”, ha confessato Gates al quotidiano, senza però confermare la sua donazione.

Joe Biden a proposito di Donald Trump, ha recentemente dichiarato che politicamente dovremmo arrestarlo, riferendosi alle proposte della sua campagna elettorale e utilizzando la stessa espressione che Trump aveva usato in passato per reclamare l’arresto di Hillary Clinton. In questi mesi il tycoon sta affrontando dei problemi giudiziari e i sostenitori di Harris stanno usando la stessa espressione durante i comizi contro il candidato repubblicano, anche se Harris tende a mettere a tacere i cori.

Kerry Kennedy e l’appoggio a Harris

Kerry Kennedy, figlia di Robert Kennedy, il candidato presidenziale ucciso nel 1968, e sorella di Robert F. Kennedy Jr. ex candidato indipendente alla Casa Bianca, ha partecipato all’incontro del Gruppo Esponenti Italiani (Gei) presieduto da Mario Platero. Kennedy ha dichiarato che non è d’accordo con l’endorsement di suo fratello RFJK Jr a Trump, perché “tutto quello che porta avanti non corrisponde ai valori che la famiglia Kennedy sostiene e ha sempre sostenuto”.

Ha parlato poi delle elezioni che si avvicinano e ha dichiarato di essersi stupita del fatto che Harris abbia “raccolto oltre un miliardo così velocemente, non ho mai visto qualcosa del genere”. Kennedy ha dichiarato di sperare nella vittoria di Harris e “non solo perché i sondaggi la danno lievemente avanti, ma perché a decidere davvero saranno le persone che andranno a votare, e quelle non sono indicate nei rilevamenti”. Riguardo Trump lo ha criticato per la sua retorica “pericolosa per il Paese e per il mondo” e ha espresso preoccupazione per le conseguenze nel conflitto ucraino nel caso di una vittoria del tycoon, perché la Russia potrebbe allargare i suoi obiettivi espansionistici.

Staff Trump: “Campagna Harris sta ricevendo contributi stranieri illegali”

Lo staff della campagna elettorale di Trump e J. D. Vance ha presentato un reclamo alla Commissione elettorale federale Usa contro la campagna di Harris-Walz. Le accuse sono quelle di ricevere contributi elettorali stranieri illegali e di interferenza nelle elezioni americane, facendo riferimento al fatto che il partito laburista britannico avrebbe inviato strateghi per aiutare Harris. Lo rende noto lo stesso staff sul sito della campagna elettorale.

“La campagna Harris-Walz, in difficoltà, sta ricercando l’influenza straniera per rafforzare il suo messaggio radicale, perché sa di non poter conquistare il popolo americano”, ha dichiarato la co-direttrice della campagna Susie Wiles. Ha continuato affermando che accettare e utilizzare queste risorse illegali costituirebbe solo “un altro debole tentativo in una lunga serie di interferenze elettorali antiamericane”.

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