Israele, chi era Nasrallah: il leader di Hezbollah morto nel raid a Beirut

Nasrallah non appariva in pubblico da diversi anni, temendo un possibile attentato da parte di Israele

Redazione
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Secondo quanto dichiarato dall’esercito israeliano, Sheikh Hassan Nasrallah, leader del gruppo sciita libanese Hezbollah dal 1992, è stato ucciso negli attacchi aerei notturni di Israele su Beirut. Figura enigmatica per molti, Nasrallah non appariva in pubblico da diversi anni, temendo un possibile attentato da parte di Israele.

Israele: chi era Nasrallah

Nato il 31 agosto 1960 a Beirut, era il maggiore di nove figli in una famiglia di modeste origini, che gestiva un piccolo negozio di alimentari. La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriye, nel sud del Libano. Durante la sua giovinezza, Nasrallah studiò teologia a Najaf, città santa sciita in Iraq, ma fu costretto ad abbandonare gli studi a causa delle repressioni contro gli sciiti ordinate dal presidente iracheno Saddam Hussein.

Tornato in Libano, si unì al movimento sciita Amal, ma durante l’invasione israeliana del Libano nell’estate del 1982 si separò dal gruppo per fondare l’Amal Islamico. Questo nuovo movimento ricevette presto il sostegno delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, diventando una delle principali milizie sciite e gettando le basi per la futura formazione di Hezbollah.

Nel 1985, Hezbollah si presentò ufficialmente sulla scena politica, pubblicando una “lettera aperta” in cui denunciava sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica come nemici dell’Islam, invocando al contempo la distruzione di Israele. Con la crescita di Hezbollah, Nasrallah scalò rapidamente i ranghi dell’organizzazione, assumendo il comando nel 1992, all’età di 32 anni, dopo l’uccisione del suo predecessore Abbas al-Musawi in un attacco aereo israeliano. In risposta all’assassinio, Nasrallah ordinò immediatamente attacchi missilistici contro il nord di Israele.

Sotto la sua guida, Hezbollah è cresciuto fino a diventare una forza politica e militare di grande rilevanza, armata e finanziata dall’Iran. Nasrallah ha supervisionato l’addestramento di combattenti di Hamas e di milizie in Iraq e Yemen, e ha ottenuto armamenti, tra cui missili avanzati, da utilizzare contro Israele. Secondo quanto dichiarato da lui stesso, Hezbollah dispone di circa 100.000 combattenti e di un arsenale sofisticato, inclusi missili di precisione.

Nasrallah è stato determinante nel trasformare Hezbollah da una semplice milizia, creata per contrastare l’occupazione israeliana, in una potenza militare che, secondo molti, supera l’esercito libanese. Hezbollah è attualmente inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche da parte di diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Dal 2006, anno del conflitto con Israele, Nasrallah ha ridotto significativamente le sue apparizioni pubbliche e ha mantenuto segreta la sua residenza.

Sotto la sua leadership, Hezbollah non solo ha mantenuto il suo arsenale militare alla fine della guerra civile libanese (1975-1990), ma si è anche affermato come forza politica, con una rappresentanza sia in Parlamento che nel governo libanese. Nasrallah, sposato e padre di cinque figli, parlava fluentemente il farsi e indossava il turbante nero che contraddistingue i Sayyed, i discendenti del Profeta Maometto. In un’intervista rara, ha rivelato di essere stato un appassionato giocatore di calcio nella sua gioventù e di ammirare Maradona.

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