Israele, la Corte Internazionale di Giustizia si esprime sul caso contro Israele

La Corte Internazionale di Giustizia non archivia le accuse di genocidio presentate dal Sud Africa nello scorso 11 gennaio. La sentenza emessa richiede ad Israele di prevenire un genocidio a Gaza

Redazione
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La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso una sentenza provvisoria in merito alle accuse di genocidio intentate dal Sud Africa contro Israele nello scorso 11 gennaio. La Corte dell’Aia ha affermato che Israele deve adottare misure per prevenire il genocidio del popolo palestinese.

Caso contro Israele, la sentenza della Corte

“Israele deve adottare misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio, in relazione ai membri del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza“, queste le parole della giudice Joan Donoghue. Respinta dunque la richiesta di Israele di archiviare il caso.

Ci sono prove sufficienti perché l’indagine sull’accusa di genocidio prosegua, ma potrebbero volerci anni prima di una sentenza definitiva. Il popolo di Gaza in quanto gruppo nazionale, etnico e razziale distinto è un gruppo protetto, ai sensi dell’articolo 2, dalla Convenzione sul Genocidio. Esistono dunque, “fatti e circostanze sufficienti per concludere che almeno alcune delle accuse del Sud Africa sono plausibili”, impossibile, in questi termini, accettare le richieste di archivio di Tel Aviv, ha riferito la Corte.

Corte di Giustizia, una sentenza non vincolante

Si ricordi però che la Corte internazionale di Giustizia non ha strumenti coercitivi per ottenere la cooperazione degli Stati, quindi le sentenze da lei emesse potrebbero rimanere lettera morta. Questa la sorte che è toccata alla sentenza della Corte emessa contro la Russia cui veniva ordinato di interrompere l’offensiva contro l’Ucraina.

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Corte Internazionale di Giustizia

Corte dell’Aia, Israele nega le accuse

Nello scorso 11 gennaio, quando il Sud Africa ha presentato le sue accuse di fronte alla Corte dell’Aia, Israele aveva risposto che il “quadro fattuale è profondamente distorto“.

L’accusa di genocidio mossa contro Israele non solo è falsa, è oltraggiosa, e le persone perbene ovunque dovrebbero respingerla”, ha affermato Netanyahu in un video pubblicato online. Israele respinge la richiesta che gli negherebbe il diritto all’autodifesa per questo continuerà a combattere contro Hamas, promettendo di continuare a fare ciò che è necessario per difendere il suo Paese e difendere il suo popolo. “Nessuno ci fermerà, né l’Aia, né l’Asse del Male e nessun altro”.

Deludente, all’interno della sentenza emessa oggi, la mancanza di una richiesta di cessare il fuoco nella regione.

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