Un uomo armato di fucile ha messo in atto un attacco alla stazione centrale degli autobus di Beersheba, nel sud di Israele, uccidendo una ragazza e ferendo decine di persone. Non è chiaro se la matrice dell’attacco sia terroristica, né vi sono dettagli certi su quanto sia accaduto, ma l’attenzione sul caso sarebbe massima. Sembrerebbe che l’autore dell’attacco sia sceso da uno degli autobus giunti alla stazione e che subito dopo abbia estratto un fucile, probabilmente semi automatico, per poi aprire il fuoco sui presenti.
La vittima sarebbe una ragazza di 25 anni, Shira Haya Suslik, un ufficiale della guardia di frontiera del Sud, che sarebbe deceduta a seguito delle gravissime ferite riportate. I soccorritori avrebbero poi riferito di circa 10 persone che sono state trasportate d’urgenza all’ospedale Soroka per ricevere le cure necessarie. Al momento non è chiaro se l’uomo abbia utilizzato anche un coltello, oltre al fucile, per compiere il suo attacco. Sul caso indagano le autorità israeliane, col compito di fare luce su quanto accaduto.
Israele, neutralizzato l’uomo armato di fucile
Secondo quanto riportato dal servizio di ambulanze Magen David Alom, sembrerebbe che l’uomo che ha aperto il fuoco sia stato ucciso dalle forze dell’ordine giunte sul luogo dell’incidente. I media di Tel Aviv avrebbero riferito che l’autore dell’attacco sarebbe un uomo arabo-israeliano originario del Nagev.
L’allerta nello Stato ebraico resta ai massimi livelli. Domani 7 ottobre cade il primo anniversario del conflitto tra Israele e Hamas e la preoccupazione è altissima, a causa dei possibili attacchi terroristici che potrebbero verificarsi su questi territori. Allo stesso modo, anche in Occidente, gli edifici e le località frequentate dalla comunità ebraica sono sorvegliate speciali, per evitare che possano verificarsi tragedie.
