Islanda, ministra per l’Infanzia confessa di aver avuto un figlio da un minore e si dimette

La relazione risalirebbe a 36 anni fa, quando la ministra aveva 22 anni e il minore 15. La donna ha dichiarato che ad oggi gestirebbe la situazione in maniera differente ma, una volta convocata dal primo ministro, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni da ministra e di mantenere solo il suo ruolo all'interno del Parlamento islandese

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Uno scandalo vecchio 30 anni ha sconvolto il sistema politico dell’Islanda, che ha dovuto fare i conti con la confessione della ministra per l’Infanzia che ha raccontato di aver avuto una relazione, che ha portato anche alla nascita di un bambino, con un adolescente di soli 15 anni.

I fatti risalirebbero a circa 36 anni fa, quando la donna aveva 22 anni e lavorava come consulente per un gruppo religioso, di cui faceva parte il minore. In Islanda, l’età del consenso sono i 15 anni, ma una specifica legislazione prevede il divieto di avere rapporti sessuali con persone minori di 18 anni, nel caso in cui il maggiorenne fosse il suo insegnante, il suo mentore oppure una persona che potrebbe esercitare un abuso di potere su di esso. Ad esempio è vietato questo tipo di relazioni nel caso in cui vi fosse una dipendenza finanziaria oppure un rapporto lavorativo. La pena massima per chi compie questi reati sono tre anni di reclusione in carcere.

Islanda, la confessione della ministra per l’Infanzia

Sembrerebbe che la ministra, la 58enne Asthildur Loa Thorsdottir, abbia deciso di confessare quanto accaduto in un’intervista con un giornale islandese, a cui ha dichiarato che ad oggi non commetterebbe mai lo stesso sbaglio di 36 anni fa. “Sono cambiate molte cose e sicuramente oggi affronterei la situazione in modo diverso“, ha spiegato, scatenando una vera e propria bufera mediatica nei suoi confronti.

Il primo ministro dell’Islanda, Kristrun Frostadottir, ha definito la questione seria” ed ha raccontato di non essere a conoscenza di quanto accaduto, ma di averlo scoperto insieme all’opinione pubblica tramite l’intervista. “Si tratta di una questione molto personale e per rispetto della persona interessata non ne commenterò la sostanza“, ha chiarito il premier, annunciando però di aver convocato immediatamente la ministra nel suo ufficio per avere chiarimenti su quanto da lei dichiarato.

Proprio durante questo incontro a porte chiuse, la ministra avrebbe deciso spontaneamente di dimettersi, per evitare che la questione assumesse contorni ben più gravi. Sembrerebbe, però che Thorsdottir non abbia intenzione di abbandonare il suo seggio in Parlamento.

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