Harry accetta accordo con Murdoch: nessun processo ma “scuse piene e inequivocabili al Duca di Sussex”

Il gruppo editoriale di Murdoch offre “scuse piene e inequivocabili" al Duca "per le intercettazioni telefoniche, la sorveglianza e l'uso improprio di informazioni private da parte di giornalisti e investigatori privati da loro incaricati"

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Harry, Duca di Sussex, raggiunge un accordo con il News Group Newspapers (Ngn) di Rupert Murdoch, dopo anni di causa con l’editore britannico. Non ci sarà, quindi, nessun processo, né condanna pubblica per i due possibili capi di accusa rivolti: violazioni della privacy e raccolta illegale di informazioni. Il gruppo editoriale offre “scuse piene e inequivocabili al Duca di Sussex” per intrusioni illegali durate anni.

Quali erano le accuse

Le principali accuse rivolte al News Group da Harry sarebbero varie. Il Duca di Sussex incolperebbe il gruppo editoriale di aver violato la sua privacy attraverso alcune pratiche illecite quali “l’hackeraggio telefonico”, oltre di aver raccolto illegalmente le sue informazioni personali.

In particolare, l’hackeraggio consisterebbe nell’accesso non autorizzato a messaggi vocali di Harry al fine di ottenere informazioni sulla sua vita privata. Altro capo di accusa sarebbe il “blagging”, ossia l’ottenimento attraverso l’inganno di dati personali, spesso ingaggiando investigatori personali per raccogliere dati sensibili. Infine, anche la “sorveglianza illecita” rientrerebbe tra questi; si tratta della raccolta di dati e informazioni sulla vita privata del principe, attraverso le sue attività personali.

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Harry, Duca di Sussex

Tali attività di natura illecita sarebbero state condotte nel periodo che va tra il 1996 e il 2011, con l’obiettivo di raccogliere informazioni private da pubblicare poi sui tabloid britannici.

La scuse del News Group Newspapers

Il gruppo editoriale britannico offre “scuse piene e inequivocabili” al Duca “per le intercettazioni telefoniche, la sorveglianza e l’uso improprio di informazioni private da parte di giornalisti e investigatori privati da loro incaricati“, ha dichiarato l’avvocato del gruppo, Anthony Hudson. Dunque, gli stessi hanno riconosciuto le gravi intrusioni nella vita privata di Harry riconoscendo le attività illecite svolte a tal fine. Il News Group ha anche accettato di pagare una somma in risarcimento, ponendo fine alla causa legale in corso.

La determinatezza di Harry nel portare avanti la causa

In un’intervista, Harry sottolinea che “una delle ragioni principali per cui sono andato fino in fondo è il senso di responsabilità, perché sono l’ultima persona che può effettivamente riuscire a vincere questa battaglia”. Ciò evidenzia la volontà dell’ex principe di mettere in luce le pratiche scorrette poste in atto nel passato, non solo su di lui ma anche su altri componenti della famiglia reale britannica, come ad esempio sua madre Lady Diana.

Infatti, il gruppo editoriale aveva intercettato illegalmente le chiamate di quest’ultima, ottenendo informazioni riservate sui suoi spostamenti, ad esempio quando questa si recava dal suo terapeuta. Le preoccupazioni della stessa riguardo ciò erano ritenute al tempo “paranoiche” dalla stampa, ma ad oggi si possono definire giustificate. Oltre a ciò, anche l’acquisizione, attraverso investigatori privati, di informazioni personali su Harry e Meghan come il numero di telefono, era stato parte dell’accusa.

Harry proprio per questo appare determinato nel rivendicare giustizia per sé stesso oltre che per i suoi familiari. Infatti quest’ultimo aveva rifiutato ogni proposta di accordo economico con la NGN. Ma, ad oggi, prima ancora di far iniziare il processo, la questione sembra apparentemente risolta. Il gruppo editoriale britannico si è scusato e ha accettato il pagamento di danni nei confronti del Duca.

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