Nikki Haley ce l’ha fatta. Washington ha riconosciuto i suoi sforzi, o forse la mancanza di impegno da parte di Trump, e l’ha eletta candidata del partito repubblicano per le elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre. Il primo vero successo dell’ex ambasciatrice Onu, che finalmente è riuscita a battere il avversario, il quale sin dall’inizio della campagna elettorale continuava a macinare successi.
Washington ha scelto Nikki Haley, eppure questa vittoria ha un significato piuttosto irrisorio, rispetto ai continui successi di Donald Trump. L’ex governatrice del South Carolina, Stato in cui tra l’altro non è stata eletta, possiede per ora solo 43 delegati, rispetto ai 247 di Donald Trump, numeri che dimostrano l’immenso divario esistente tra i due candidati. Il tycoon, però, come sempre, ha dimostrato di non saper accettare le sconfitte, neanche quelle che non hanno una grande importanza.
Leggi Anche
Il commento a caldo di Trump contro Nikki Haley
La prima vittoria della campagna elettorale della repubblicana Nikki Haley ha lasciato piuttosto contrariato Donald Trump, che forse iniziava a credersi invincibile e pronto a conquistare Stato dopo Stato la supremazia degli Stati Uniti. La vittoria della sua avversaria ha invece rovinato i suoi piani e, come sempre, il tycoon è riuscito a dimostrare di non essere cambiato e di non sapere gestire i suoi istinti.
“Mi sono tenuto volutamente lontano dalla ‘palude’, con pochissimi delegati e nessun vantaggio” ha commentato l’imprenditore statunitense subito dopo aver saputo della sua sconfitta, cercando di minimizzare la vicenda e sottolineando di aver deciso lui stesso di perdere le primarie a Washington. Insomma, Washington non è un territorio utile e Trump lo ha capito prima di tutti, al contrario di Nikki Haley, brutalmente attaccata per la sua vittoria: “Cervello di gallina ha speso lì tutto il suo tempo, il suo denaro e i suoi sforzi. I numeri davvero grandi arriveranno nel Super Tuesday“.
Trump sa di avere la vittoria in mano e ne è consapevole anche Nikki Haley, eppure questa piccola sconfitta ha riportato in superficie tutte la grandi insicurezze dell’imprenditore americano, forse ancora scottato dalla sconfitta alle scorse presidenziali in cui è stato battuto da Sleepy Joe.
Il sondaggio sui consensi dei cittadini americani
Il Super Tuesday, ovvero il giorno martedì 5 marzo, giorno in cui voteranno in contemporanea 15 Stati e un territorio statunitense, si avvicina sempre di più. Sarà il giorno in cui le fazioni in gara per le prossime elezioni presidenziali diventeranno più chiare. Non ci sono dubbi su chi trionferà tra repubblicani e democratici, visti anche i risultati delle primarie finora svolte.
I cittadini degli Usa sembrano aver già deciso: Trump e Biden, nonostante la loro età e i loro molteplici difetti, sono i candidati giusti per affrontare il prossimo 5 novembre. Il dubbio, però, rimane su chi dei due riuscirà a mettere nuovamente piede nella Casa Bianca. Un sondaggio del New York Times ha portato alla luce i reali consensi dei cittadini americani che, a otto mesi dalle elezioni, ritengono Donald Trump un candidato migliore di Joe Biden. Solo il 43% degli intervistati voterebbe, quindi, per i democratici contro il 48% di Trump.
Sicuramente gli ultimi scandali su Old Joe, accusato di essere troppo anziano e di avere troppi vuoti di memoria per guidare un Paese, non hanno aiutato l’immagine del Presidente in carica pronto ad iniziare la sua campagna elettorale.
© Riproduzione riservata