Guerra in Ucraina: la pace sempre più lontana

Claudia Innocenti
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Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov avvisa: “L’operazione russa in Ucraina continuerà”

L’invasione russa sul territorio ucraino ha superato un anno lo scorso 24 febbraio e non c’è nell’aria nessuna intenzione di far tacere le armi per trovare una proposta di pace condivisa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov avvisa: “L’operazione russa in Ucraina continuerà”

In Ucraina rispetto un anno fa, quando da pochi giorni nelle città di Kiev entravano i russi armati, non è cambiato nulla. Solamente un bilancio di città distrutte, civili con vite spezzate dai bombardamenti e una Russia che ha dovuto per sempre abbandonare il piano di un’operazione “speciale” veloce per strappare all’Ucraina parte dei suoi territori. Dopo un anno di guerra gli accordi di pace sul tavolo ancora non ci sono.

Mosca continua a credere nel suo obiettivo: trasformare parte dell’Ucraina in Russia mentre l’esercito di Kiev continua ad opporre una resistenza convinta che rende difficile alla Russia portare a termine il suo piano. Purtroppo, la resistenza dell’esercito ucraino non sembra essere servito a far cambiare a Putin i suoi piani. A confermare e chiarire le condizioni di Mosca è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha affermato che al momento la Russia non vede le condizioni per uno “sviluppo pacifico” della situazione in Ucraina, dunque l’operazione militare russa continuerà. Peskov ha anche puntualizzato che il ritorno della Crimea all’Ucraina “è impossibile – perché è – una parte integrante della Russia”.

Zelensky rassicura il suo popolo: sarà l’Ucraina a vincere

Il presidente del paese invaso, Volodymyr Zelensky, rassicura il suo popolo e promette una vittoria guidata dalla resistenza che difenderà ogni centimetro dei propri territori. I due presidenti dei Paesi in guerra, dunque, continuano a pretendere e lottare per un fine diverso ma che mira allo stesso bene: l’Ucraina. E finché, uno dei due non sarà pronto a rivedere parte dei suoi obiettivi il fuoco continuerà ad essere l’unico intermediario. L’Europa e l’Occidente in ogni caso, guardano questa guerra secondo lo schema Paese invaso e Paese invasore, dunque la maggior parte dei paesi sono vicini all’Ucraina e condannano l’azione aggressiva di Mosca.

Intanto, sul campo di guerra forti esplosioni hanno colpito Kherson. Le truppe russe, difatti, stanno bombardando la città con lanciarazzi, a riportarlo Rbc-Ucraina. A Kherson proprio ieri è morto un civile e due sono rimasti feriti durante un attacco delle forze russe.

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