Guerra in Ucraina, le ombre di Zelensky: tra l’opposizione di Zalunhy e Putin

La guerra in Ucraina non si placa, anzi, le forze russe sembrano metterci il rincaro di Capodanno con oltre 100 missili lanciati sul territorio che da oltre due anni è martoriato dagli attacchi del Cremlino

Giulia Fuselli
4 Min di lettura

La guerra in Ucraina non si placa, anzi, le forze russe sembrano metterci il rincaro di Capodanno con oltre 100 missili lanciati sul territorio che da oltre due anni è martoriato dagli attacchi del Cremlino. Dal suo canto, il presidente ucraino Zelensky ha promesso che nel 2024 “il nemico verrà devastato” e che gli invasori russi sperimenteranno “la nostra ira“. Tuttavia, le sfide per il leader non sono poche e con il nuovo anno verranno sicuramente tracciate nuove logiche di potere.

Ucraina: una guerra continua

Con l’anno nuovo le speranze che la guerra in Ucraina finisca si fanno ancora più flebili. Le immagini di morte arrivano inesorabili da Kiev e Kharkiv, colpite da uno dei bombardamenti più massici di questa guerra. Persone in lacrime, palazzi in fiamme, vite spezzate: queste sono solo alcune delle scene riportate dai reporter locali che mostrano chiaramente come la pace nel territorio sia ancora lontana, troppo lontana.

Attacco in Ucraina
Attacco in Ucraina

Nel raid notturno sono morte oltre 119 persone, ma i russi puntano il dito contro i loro avversari, accusandoli di aver bombardato la regione di Belgrod, provocando la morte di militari e civili. Quello che in queste ore si sta verificando è un botta e risposta a colpi di bombe, oltre che di parole. Basti pensare che in questi due anni l’Onu ha accertato la morte di oltre 10.000 civili ucraini: un dato importante, che riconosce come il potere gioca a scapito di chi non centra nulla.

Di fatto – come riporta La Verità – il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha accusato Mosca di aver preso di mira deliberatamente i civili: “Si è trattato di un attacco molto pericoloso che ha ucciso e ferito persone innocenti, danneggiato linee elettriche, gasdotti. Lo Stato terrorista sta volutamente prendendo di mira i quartieri residenziali“.

Gli ostacoli di Zelensky

Il futuro di Zelensky è più incerto di quello che lo stesso presidente vuole ammettere. Come riporta il Corriere della Sera, a dicembre l’Ucraina aveva ottenuto l’avvio dei negoziati per l’entrata nell’Unione Europea, ma i 50 miliardi di euro promessi restano ancora sospesi. Una situazione che di certo complica la condizione nella quale riversa il Paese.

Inoltre, secondo l’indagine dell’Istituto internazionale di sociologia di Kiev, solo il 54% degli ucraini è convinto che il Paese sia sulla giusta strada. La stanchezza popolare dunque, comincia a farsi sentire anche per l’operato del presidente Zelensky. Una stanchezza che poi irrimediabilmente si lega alla situazione militare. Quest’ultima vede un pessimismo crescente per una serie di disillusioni delle aspettative che erano legate alla controffensiva.

Il presidente ucraino Zelensky
Il presidente ucraino Zelensky

A questo si aggiunge anche il fronte dell’opposizione: il capo di Stato Maggiore, Zalunhy, in un’intervista a The Economist aveva ammesso il fallimento della controffensiva. In un duello elettorale Zalunhy sarebbe in testa con Zelensky. Infine, l’ombra di Putin riecheggia nel Paese. Il dittatore del Cremlino si sente di nuovo forte, ben sostenuto da un’economia florida e una situazione militare sempre più favorevole.

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