Gran Bretagna, scontro tra petroliera e nave cargo: ancora incendi a bordo, si teme disastro ecologico |VIDEO

Secondo quanto si apprende da un comunicato diffuso dalla Guardia Costiera britannica, l'allarme è stato lanciato poco prima delle 10 ora locale, le 11 in Italia. Al momento si tratterebbe di una "emergenza in corso" e non si hanno certezze sui rischi legati all'inquinamento

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La polizia britannica ha compiuto un arresto nell’ambito delle indagini sulla collisione avvenuta ieri al largo delle coste inglesi del mare del Nord fra la portacontainer battente bandiera portoghese Solong e la petroliera svedese Stena Immaculate noleggiata dal Pentagono attraverso lo spedizioniere americano Crowley. Si tratta di un uomo di 59 anni, sospettato del reato di negligenza grave, come riportato dalla Bbc. Secondo l’indiscrezione dei media, si tratterebbe di uno dei componenti dell’equipaggio della nave cargo, che potrebbe aver speronato la petroliera.

L’incidente avrebbe provocato 37 evacuati e una persona ferita e ricoverata in ospedale, come reso noto dall’Autorità portuale britannica. Queste sono state trasferite a terra a bordo di tre imbarcazioni, ma un membro dell’equipaggio risulterebbe al momento disperso.

Gran Bretagna, scontro tra petroliera e nave cargo
Gran Bretagna, scontro tra petroliera e nave cargo

Le informazioni su quanto accaduto sono minime, ma sembrerebbe che la nave cargo abbia colpito la petroliera per motivazioni ancora da chiarire. Inoltre, a bordo delle due navi sarebbero scoppiati degli incendi, ancora in corso, probabilmente a causa dei danni riportati nell’incidente. Si teme, quindi, che il contenuto della petroliera possa riversarsi nelle acque del Mare del Nord e che quindi si stia andando incontro ad un vero e proprio disastro ecologico. Sembrerebbe, però, che il contenuto della petroliera non si sia riversato nelle acque. Non vi sarebbero al momento segni evidenti di inquinamento.

È in corso una valutazione sulla risposta che si renderà probabilmente necessaria a un inquinamento“, ha riferito infatti un portavoce della Guardia Costiera. Sembrerebbe che l’imbarcazione trasportasse cherosene, come reso noto dalla società di logistica statunitense Crowley. Secondo la Bbc, il carburante appartiene al governo degli Stati Uniti e potrebbe trattarsi di uno stoccaggio destinato a servire  le basi militari Usa nel Regno Unito. Le autorità britanniche e organizzazioni ecologiste come Greenpeace hanno fatto sapere di aver avviato immediate verifiche per stabilire la portata inquinante dell’accaduto.

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La petroliera farebbe capo alla Stena Bulk, una società armatrice con sede in Svezia, e sarebbe stata affittata dalla Crowley, azienda americana di trasporto marittimo con sede a San Francisco. Mentre il mercantile convolto risulta chiamarsi “So Longed essere di proprietà della Reederei Köpping, armatore e spedizioniere che ha il suo quartier generale nel fiordo di Kiel, in Germania. La Stena Immaculate proveniva dal porto greco di Agioi Theodoroi, mentre la “So long” aveva lasciato il porto scozzese di Grangemouth.  

Gran Bretagna, le prime informazioni sull’incidente

Secondo quanto si apprende da un comunicato diffuso dalla Guardia Costiera britannica, l’allarme è stato lanciato poco prima delle 10 ora locale, le 11 in Italia. Al momento si tratterebbe di un'”emergenza in corso” e non si hanno notizie di vittime o potenziali rischi di inquinamento. Secondo quanto riportato da Sky News Uk, la fiamme sarebbero presenti su entrambe le imbarcazioni. Sul posto sono state dunque inviate delle imbarcazioni antincendio, che sono al lavoro per cercare di spegnere le fiamme.

Inoltre, la Guardia Costiera ha annunciato che sul posto sono stati inviati un elicottero di salvataggio e diverse scialuppe, oltre ad aerei e imbarcazioni specializzati nella gestione degli incendi. I mezzi sono partiti da Humberside, Skegness, Bridlington, Mapplethorpe e Cleethorpes e da Hull.

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