Oggi, 30 luglio, ricorre la Giornata Internazionale contro la Tratta di Esseri Umani. La data è scelta dall’Onu con la risoluzione 68/192, con l’obiettivo di “aumentare la consapevolezza sulla condizione delle vittime del traffico di esseri umani e per promuovere e proteggere i loro diritti”.
In occasione della ricorrenza, Save the Children ha elaborato e diffuso il rapporto “Piccoli Schiavi Invisibili”, alla sua XIV edizione. Nel documento emerge come siano quasi 50 milioni le persone vittime nel mondo di varie forme di schiavitù moderna, di cui oltre 12 milioni i minorenni, soprattutto “nelle forme di lavoro forzato che comprende quelle ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo e di attività illecite, e nei matrimoni forzati“, con un trend in crescita.
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Tratta di Esseri Umani: i dati
Nel rapporto si legge che “tra i minori, 3,3 milioni sono coinvolti nel lavoro forzato, in prevalenza per sfruttamento sessuale (1,69 milioni) o per sfruttamento lavorativo (1,31 milioni), in ambiti quali il lavoro domestico, l’agricoltura, la manifattura, l’edilizia, l’accattonaggio o le attività illecite, mentre 320mila risultano sottoposti a lavoro forzato da parte degli Stati, come detenuti, dissidenti politici, o appartenenti a minoranze etniche o religiose perseguitate. I minorenni vittime di matrimoni forzati sono 9 milioni“.
Il documento spiega inoltre che il fenomeno dei matrimoni forzati geograficamente interessa maggiormente l’Asia Orientale (14,2 milioni di persone coinvolte nel 2021, più del 66% dei casi stimati), seguita a distanza dall’Africa (3,2 milioni di persone coinvolte, 14,5%), dall’Europa e Asia Centrale (2,3 milioni di persone, 10,4%). La maggior parte dei matrimoni forzati è organizzata dai genitori delle vittime (nel 73% dei casi) o da parenti stretti (16%) e spesso si lega a situazioni di forte vulnerabilità, quali servitù domestica o sfruttamento sessuale.
Tratta di esseri umani: l’allarme di Save the Children
Raffaela Milano, Direttrice ricerca e formazione di Save the Children, ha sottolineato come “non possiamo chiudere gli occhi di fronte al fenomeno della tratta e dello sfruttamento minorile, un dramma diffuso nel mondo, ma presente anche nel nostro Paese“. nel report si parla di bambini, bambine e adolescenti traditi dal mondo degli adulti che ha abusato della loro fiducia e calpestato i loro sogni.
“Questo Dossier è dedicato alle storie dei minori vittime di tratta e sfruttamento accolti nel circuito di protezione italiano. Sono solo una minima parte, la “punta dell’Iceberg”, di un fenomeno sommerso, ampio e diffuso“. Raffaela Milano ha anche aggiunto che “quello della tratta e dello sfruttamento è un fenomeno che cambia molto rapidamente ed è fondamentale che la sua conoscenza e la mappatura territoriale siano costantemente alimentate dall’impegno delle istituzioni, dell’autorità di pubblica sicurezza, degli enti locali e del terzo settore”.
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